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Scuola: Toccafondi, in riforma fondamentale il dialogo con il lavoro

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Roma, 23 set. – (Adnkronos) – Cambiare il mondo dell’Istruzione, della formazione e della scuola, avendo come obiettivo i ragazzi stessi e il loro futuro, e per questo è fondamentale il dialogo scuola-lavoro. Ne è convinto il sottosegretario del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Gabriele Toccafondi, che a margine della presentazione del Sistema di monitoraggio e di valutazione dei percorsi formativi degli Istituti tecnici superiori (Its) ha evidenziato come “per decenni in questo Paese si è assistito ad un dibattito ideologico che sosteneva come scuola e lavoro non potessero dialogare e per questo non dialogo ora abbiamo il 43% di disoccupazione giovanile, il 17% in media di abbandoni degli studi tecnici e professionali, con punte in alcune zone del 30%”.
“Non credo affatto che i ragazzi sono tutti bamboccioni, choosy o svogliati – sottolinea Toccafondi – sono invece il mondo dell’istruzione, della scuola, e il ministero che devono cambiare e devono far tornare il tema della scuola-lavoro come tema principale. Per raggiungere l’obiettivo sono importanti “monitoraggio, valutazione e premialità”.

“Una valutazione aiuta a migliorare, aiuta a capire cosa non va e quindi a migliorare. Il sistema dell’istruzione – ribadisce Toccafondi – ha sempre e deve sempre avere come obiettivo i ragazzi. Gli Its sono una forma stupenda di aiuto ai ragazzi a trovare occupazione, sono uno strumento utile, ce lo dicono i numeri e le statistiche, per le aziende a trovare giovani capaci da inserire subito nel mondo del lavoro”.
“Però dopo alcuni anni è necessario fare un check up, un monitoraggio attento condotto da Indire da quale avere quindi la percezione reale del sistema. I numeri parlano da soli il sistema degli Its funziona: 74 fondazioni entro la fine dell’anno, 6.800 corsisti, 331 corsi, in piu’ abbiamo i primi dati Its storici sull’occupazione: il 65% dei ragazzi che hanno terminato il loro percorso stanno lavorando e sono lavori coerenti con il loro titolo di studio e spesso e volentiere a tempo indeterminato. Segno evidente che gli Its funzionano. Ma noi oggi vogliamo dare un altro messaggio, quello che deve funzionare tutto il rapporto scuola-lavoro”.
“E proprio la riforma della scuola, la ‘Buona Scuola’, è incentrata sul rapporto scuola- lavoro – prosegue il sottosegretario – e sulla necessità di creare laboratori moderni, alcuno sono stati trasformati addirittura in musei per quanto sono divenuti obsoleti, e dell’alternanza. É fondamentale far entrare il mondo delle imprese, dell’artigianato e della produzione all’interno del mondo scolastico. Ora più o meno nei tecnici e professionali si fanno circa 90 ore di alternanza, il penultimo anno: noi vogliamo portare a 200 ore l’anno, in terzo, quarto e quinto, una rivoluzione”.
“Oggi presentiamo un’altra rivoluzione del sistema che e’ la valutazione, che – spiega Toccafondi – è collegata al sistema di premialità. Una valutazione oggettiva, basata su criteri importanti come l’occupabilità, la coerenza del lavoro con il titolo di studio conseguito, un contratto a tempo indeterminato e infine la percentuale di ragazzi che dopo sei mesi, un anno sono ancora al lavoro con le stesse caratteristiche. Più gli Its risponderanno positivamente a queste caratteristiche più si avrà una premialità economica: il 10% di quanto il ministero dà al sistema Its, verra’ dato a quegli istituti che avranno un punteggio di 70 centesimi, cioè a coloro che hanno lavorato ed ottenuto risultati basandosi su quei criteri”.