Home Nazionale Sesso: molluschi, miele e uova, a tavola ‘elisir’ per non fare cilecca

Sesso: molluschi, miele e uova, a tavola ‘elisir’ per non fare cilecca

0

Firenze, 29 set. (AdnKronos Salute) – Le ostriche fanno davvero bene alla vita sessuale. Ma anche cozze e vongole possono dare un po’ di pepe al rapporto di coppia, così come l’insospettabile miele, la poco considerata avena o le nutrienti uova. I cibi afrodisiaci esistono e non si limitano al ben noto peperoncino. A stabilirlo sono le ultime ricerche in materia di alimentazione e sessualità al maschile, discusse durante l’87esimo Congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu), a Firenze fino al 30 settembre.
“Una dieta sana ed equilibrata, basata sui principi dell’alimentazione mediterranea, è la base per una buona salute sessuale. Esistono però cibi che, più di altri, possono dare una marcia in più sotto alle lenzuola grazie ai nutrienti che contengono in abbondanza – spiega Vincenzo Mirone, segretario generale della Siu – Alcuni sono ormai conosciuti come il peperoncino, utile per potenziare il desiderio sessuale di lui perché migliora la circolazione sanguigna nei genitali maschili e stimola la prostata e l’eiaculazione grazie alla capsaicina; altri sono meno noti – avverte – e talvolta insospettabili come l’avena o il miele, che riattivano la produzione di testosterone aumentando la libido grazie a nutrienti come il boro, un minerale misconosciuto”.
Nel menù che accende la passione di lui poi entrano a pieno diritto “le uova, ricche di proteine che riequilibrano i livelli degli ormoni maschili aumentando il desiderio – aggiunge l’esperto – le ostriche e i frutti di mare, che abbondano di zinco essenziale per il liquido spermatico e una buona eiaculazione; il cioccolato, utile anche per lei perché in entrambi i sessi riduce lo stress e aiuta il rilascio di serotonina, il neuromodulatore della felicità”.
Accanto ai cibi che rendono lui più focoso, esistono poi alimenti che possono aiutare non poco a potenziare la fertilità migliorando la funzionalità della prostata e la qualità e motilità degli spermatozoi. “Fino a non molto tempo fa – spiega Annalisa Olivotti, biologa nutrizionista, esperta in nutrigenetica – erano soprattutto le donne a fare molta attenzione all’alimentazione quando cercavano un figlio, ad esempio aumentando l’apporto di acido folico o preferendo i cibi a basso contenuto glicemico per evitare disturbi all’apparato genitale”.
“Oggi – prosegue – sappiamo invece che anche lui può fare davvero molto per essere più fertile, attraverso nutrienti che migliorano la qualità del seme. A colazione, ad esempio, sì a una spremuta di arancia o pompelmo per fare il pieno di vitamina C che migliora la qualità dello sperma, assicura l’esperta. A pranzo, ottima un’insalata di pomodori condita con il basilico o arricchita di verdura a foglia verde come la rucola, per aumentare ulteriormente l’apporto di vitamina C. Come secondo – suggerisce Olivotti – sì a fegato o pollo che contengono zinco, essenziale per avere un buon liquido seminale, oppure al pesce, in grado di migliorare del 20% la qualità degli spermatozoi e apportare i preziosi acidi grassi omega-3, fondamentali per i loro effetti antinfiammatori e di protezione del microcircolo nell’area genitale. Per lo spuntino, infine, perfetta una manciata di noci, ricche di selenio per rendere gli spermatozoi più mobili e attivi”.
Gli studi discussi a Firenze indicano anche i ‘divieti’ da osservare se si vuole una vita sessuale soddisfacente e per non mettere a rischio la fertilità. “In prima fila fra i cibi ‘no’ le bevande zuccherate che, se consumate in eccesso, rendendo più difficile l’erezione”. Infine, conclude la specialista, “no anche a un consumo troppo abbondante di carne rossa e processata industrialmente, che a causa dell’elevato apporto di acidi grassi saturi riduce il numero degli spermatozoi peggiorandone la qualità”.