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Solo 20mila i rinoceronti oggi in natura

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Torino, 22 set. – (Adnkronos) – In natura sono rimasti oggi solamente 20.000 esemplari di rinoceronte (fonte Save The Rhino, 2013) e, se i tassi di abbattimento continueranno a salire con lo stesso trend dell’ultimo periodo (un rinoceronte ucciso ogni 18 ore), in soli 28 anni i rinoceronti bianchi saranno estinti nel loro habitat naturale e si potranno osservare e conoscere esclusivamente nelle strutture zoologiche.
In occasione della Giornata Mondiale del Rinoceronte, riflettori accesi su questa specie e sul fatto che purtroppo, ad oggi, non è ipotizzabile un programma di ripopolamento in natura poichè il rischio di abbattimento è ancora troppo elevato.
”Oggi – dichiara Davide Bomben, presidente dell’Associazione Italiana Esperti d’Africa – il numero di esemplari uccisi è notevolmente aumentato: da 300 nel 2010 a 1.000 nel 2013. Se i dati restano stabili, chiuderemo il 2014 con circa un migliaio di rinoceronti uccisi solo in Sudafrica. Un dato allarmante che, se consideriamo anche Kenya, Namibia, e altri Stati africani, raggiunge quasi i 2.800 animali: praticamente il 10% della popolazione attualmente vivente”.
Colpa dei falsi ”miti” legati alle proprietà del corno di rinoceronte, richiesto soprattutto in Asia, a cui si attribuiscono proprietà curative (dalla febbre all’epilessia e il cancro) e afrodisiache. “La richiesta sul mercato- aggiunge Bomben – è altissima: il suo valore è di circa 75mila dollari/kg (un corno pesa fino a 5-6kg e può raggiungere anche 1,5 mt di lunghezza)”.
“Questo significa – conclude – che con un unico corno il guadagno dei bracconieri e dei loro committenti può aggirarsi intorno ai 370mila dollari nell’arco di sole 48 ore, cioè il tempo calcolato dall’uccisione dell’animale all’immissione sul mercato della polvere del suo corno”. Per sostenere e salvaguardare il rinoceronte, anche il bioparco Zoom Torino (una delle quattro strutture italiane ad ospitare un rinoceronte bianco) insieme a Save the Rhino e Aiea (Associazione italiana esperti d’Africa) hanno avviato iniziative di fundraising volte a sensibilizzare sulla situazione di bracconaggio e sfruttamento del corno che sta portando alla loro estinzione.
Le campagne internazionali di fundrising contribuiscono alla conservazione della specie raccogliendo fondi destinati a sostenere progetti in situ per: conservazione e salvaguardia della specie in natura; compenso e formazione di rangers per il pattugliamento nei parchi nazionali; studio di metodologie e sistemi per la protezione dei rinoceronti.