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Spazio: in arrivo sulla Iss il bar con il caffè italiano

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Roma, 3 ott. (AdnKronos) – Una sorta di angolo bar dove gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale potranno gustare un buon espresso italiano grazie ad una macchinetta del caffé supertecnologica. E’ uno degli esperimenti che verranno portati in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale nel corso della missione ‘Futura’ dell’Asi che parte a novembre prossimo con la prima astronauta donna italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti.
Realizzata da Argotec con Lavazza e l’Agenzia Spaziale Italiana, IssPresso, la prima macchina espresso a caspule in grado fare un buon caffè in microgravità e in condizioni estreme, è stata presentata oggi da Samantha Cristoforetti e dal presidente dell’Asi, Roberto Battiston, nel corso di una conferenza stampa nella sede Asi di Tor Vergata, alle porte di Roma.
“Ogni dettaglio di IssPresso è studiato nei minimi particolari per realizzare una bevanda calda nello spazio in piena sicurezza, un esperimento mai realizzato fino ad ora” spiega David Avino, ad di Argotec. In questo piccolo angolo bar, che verrà installato ad aprile prossimo nella cambusa della Iss, gli astronauti potranno bere un espresso italiano, un caffè americano, una bevanda calda o anche diverse preparazioni alimentari.
Questa macchina per il caffè, che rispetta tutti gli standard di sicurezza Nasa-Asi, “è una vera sfida ingegneristica” sottolinea Cristoforetti che a bordo della Iss porterà avanti un intenso programma alimentare per la salute dell’uomo. Ma come funziona la macchina per il caffè spaziale?
Dotata di uno sportello di sicurezza per evitare la fuoriuscita di liquidi bollenti, IssPresso pesa 20 chili, ha un tasto di accensione e uno per selezionare la bevanda. Un complesso meccanismo collega un ‘sacchetto in plastica’ hi-tech che contiene l’acqua con il meccanismo interno e altamento ingegnerizzato del motore della macchina per il caffè.
Un altro ‘sacchetto’ è invece la tazzina spaziale degli astronauti. Una volta completato il procedimento, l’astronauta preleva l’espresso e lo beve con una cannuccia da cui esce l’aroma del caffè, regalando così all’equipaggio in orbita per mesi “un perfetto di momento di pausa” aggiunge Avino.