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Un successo le ‘Giornate FAI di primavera’ in alta valle del Tevere

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Un successo le ‘Giornate FAI di primavera’ in alta valle del Tevere
Giornate Fai

Castello  Bufalini, Villa Graziani e gli scavi archeologici di Colle Plinio, la cripta della chiesa di San Giustino, l’Abbazia di Uselle Infra montes e la chiesa di Santa Maria di Passerina: sono stati questi i luoghi scelti dal Gruppo FAI Città di Castello per l’edizione di quest’anno.

Un percorso straordinario che dall’età romana conduce per le antiche vie del Medioevo fino a giungere allo splendore del Rinascimento, grazie a delle guide d’eccezione: gli “Apprendisti Ciceroni” dell’istituto superiore “Patrizi-Baldelli-Cavallotti” e del liceo statale “Plinio il Giovane” di Città di Castello.

Un successo reso possibile grazie alla disponibilità di Comune di San Giustino,  Soprintendenza ai Beni storici, artistici ed etnoantropologici e la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria, Diocesi di Città di Castello, Associazione “Amici dei musei e monumenti – Porta dell’Umbria” Onlus, l’Associazione Radioamatori Italiani di Città di Castello e  Società cooperativa “Il Poliedro”. E soprattutto grazie agli “Apprendisti Ciceroni” che con impegno  e competenza hanno guidato le centinaia di turisti nei tanti luoghi aperti dal FAI.

A Castello Bufalini i visitatori sono stati guidati passo passo nel monumentale edificio, sorto come fortezza di confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana e poi trasformato in sfarzosa residenza della famiglia Bufalini, e nel giardino all’italiana.

A Villa Graziani, perla seicentesca che domina il paesaggio della Valtiberina,  è stato possibile visitare il nuovo museo archeologico per poi proseguire in località Pitigliano con gli scavi della “pars rustica” della celebre Villa “in Tuscis” di Plinio il Giovane.

Piccoli gioielli immersi nella natura, solitamente chiusi al pubblico e aperti eccezionalmente, sono stati l’Abbazia di Uselle e la chiesa di Santa Maria in Passerina, che conservano all’interno preziosi affreschi di età rinascimentale. Altro tesoro nascosto la cripta della chiesa arcipretale di San Giustino, riscoperta in anni recenti e risalente almeno al IX secolo. 

Gli appuntamenti del Gruppo Fai Città di Castello dedicati alla tutela e alla valorizzazione del grande patrimonio artistico e paesaggistico del nostro territorio proseguiranno nelle prossime settimane. Per informazioni si può visitare la pagina Facebook “Gruppo FAI Città di Castello” o contattare la mail [email protected]