Home Nazionale Sulle attività estrattive necessaria una revisione della normativa nazionale

Sulle attività estrattive necessaria una revisione della normativa nazionale

0

Roma, 29 apr. – (Adnkronos) – Il tema delle attività estrattive in Italia “da una parte è regolato da una vecchia legge del 1927, dall’altra demandato alle Regioni senza che questo abbia comportato un adeguamento della normativa di settore. Va rivisto il quadro normativo, visto che siamo in una fase di riforme complessive. L’obiettivo che Renzi si è dato all’inizio era: legge elettorale, Senato nell’elettivo e Titolo Quinto, e penso che su qesto si debba fare uno sforzo”. Così Silvia Velo, sottosegretario al ministero dell’Ambiente, in occasione della presentazione del Rapporto Cave 2014 di Legambiente
Un quadro normativo che sia “di carattere nazionale, concepito in maniera moderna, riconoscendo la sussidarietà trasversale tra i vari livelli locali con una corresponsabilità nella gestione delle autorizzazioni a queste attività, di miniera e di estrazione di materiale di qualità – sottolinea Velo – ci vogliono canoni adeguati, c’è il tema dei controlli, del ripristino e delle fideiussioni collegate al ripristino che talvolta non sono adeguate”. Tutto questo va quindi inserito “in un quadro normativo nazionale per garantire che si continui a fare bene l’attività estrattiva”.
“Se le istituzioni, gli enti locali, il mondo delle imprese e le associazioni ambientaliste su questo trovano un equilibrio di modernità, credo che si possa continuare a fare attività come queste con il consenso più ampio dei cittadini e di chi si preoccupa di ambiente. Su questo – continua Velo – credo che ci debba e ci possa essere un impegno a rivedere la legislazione nazionale in un momento in cui siamo alla vigilia di una discussione anche sulla revisione del Titolo Quinto perché la tutela del paesaggio e la difesa del suolo deve essere un tema di interesse nazionale”.
E sul tema del riciclo, il sottosegretario al ministero dell’Ambiente sottolinea la necessità di non confondere “le attività estrattive di materiali di pregio non sostituibili con altri materiali, con le attività di estrazione di inerti che sono in parte, se non totalmente, sostituibili con materiali di riciclo”.
“Su questo – aggiunge Velo – ha dato una linea, che mi trova concorde, Ermete Realacci: linea che passa da un intervento sulle infrastrutture e un intervento all’interno del collegato ambientale. Su questo prendo un impegno perché seguirò per il ministero dell’Ambiente i lavori alla Camera dove è incardinato il collegato ambientale per lavorare anche sullo stimolo che voi avete dato”.