“Ora parlo io, dopo settimane di silenzio credo che sia tempo di dire alcune cose. La prima: abbiamo perso diverse battaglie e quando si perde, si perde insieme. Per quanto mi riguarda  mi assumo la responsabilità politica di ogni cosa che non ha funzionato, del resto sono da dieci anni ponsigliere provinciale e da cinque capogruppo per cui non posso non ritenermi chiamata direttamente in causa tutte le volte in cui Forza Italia viene misurata.  La seconda: seppure in un quadro difficile a livello nazionale abbiamo comunque mostrato in alcune realtà la forza di una presenza utile a portare un contributo di vittoria, oppure necessaria a garantire l’alternativa. In questo la Provincia di Arezzo ha risposto meglio di tante altre realtà: non è una consolazione, però è un dato di fatto. La terza: sono stata candidata da “straniera” ma non da estranea in un Comune difficilissimo dato per perso in partenza e così politicamente mortificato che nessuno voleva assumersi l’onere di una presenza. Ci sono andata, ho perso per 17 voti sfiorando una vittoria storica ed oggi posso dire che a Chitignano l’alternativa c’è, si farà sentire e proprio Chitignano sarà un laboratorio di proposta politica e amministrativa. La quarta: grazie a tutti coloro che ci hanno messo la faccia. Grazie a chi ha vinto ma anche a chi ha perso, grazie a chi ha perso “bene” e a chi ha perso “male”; grazie a chi ce l’ha fatta e anche a chi non è riuscito a farcela. Grazie a chi ha costruito le liste, a chi ha presidiato i seggi, a chi ha attaccato manifesti, a chi ha dedicato nottate e giornate per battaglie ai limiti dell’impossibile, a chi ha messo il proprio nome solo per dare una prospettiva diversa in ogni Comune della Provincia. Grazie a questi militanti anonimi per i più, ma di cui io conosco nome e cognome e so quanto hanno dato in un tempo complicato come questo. Un ringraziamento in particolare a Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai per essere uomini di partito e di territorio, ben al di là dei galloni,  pronti a fare scelte e mettersi in gioco. Da qui e come sempre insieme a loro si ricomincia con umiltà e tenacia per costruire una rivincita legittima che si fondi sulle cose da fare e le prospettive da garantire. Per quanto mi riguarda sento di avere l’orgoglio di dire che tra coloro che portano la croce e coloro che cantano, io penso di essere tra coloro che hanno portato la croce: l’ho fatto meglio che ho potuto e l’ho fatto nell’interesse del territorio, di Forza Italia, del centrodestra e dell’alternativa che ogni realtà si merita di avere.

Lucia Tanti
Capogruppo FI Provincia di Arezzo