Home Attualità Tennis: Sportradar, truccare match più semplice serve prevenzione su scommesse

Tennis: Sportradar, truccare match più semplice serve prevenzione su scommesse

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Roma, 16 ott. (AdnKronos) – “Gli sport sotto il mirino e sotto le attenzioni delle organizzazioni che si dedicano ai traffici illeciti sono numerosi, e tra questi c’è anche il tennis”. Marcello Presilla, Responsabile per l’Italia di Sportradar AG, società leader a livello mondiale nelle attività di contrasto e prevenzione delle frodi sportive, che controlla i flussi anomali di betting a livello internazionale attraverso il Fraud Detection System, commenta all’Adnkronos, le ultime vicende legate al filone delle scommesse della Procura di Cremona, che ha visto aprirsi anche al tennis.
“La tendenza in generale e anche in Italia, è stata quella di abbinare le manipolazioni di eventi sportivi al calcio, per gli scandali avvenuti negli anni passati e perché certi abbinamenti, nella testa delle persone, vengono più facili. In realtà è un sistema criminale e lo sport in generale serve a questi fini, quindi sia il calcio, che il volley, il basket, il cricket o il tennis, servono a fare soldi in maniera illecita”, sottolinea Presilla, che spiega come “tecnicamente, truccare un match di tennis o addirittura un set è più agevole rispetto ad una partita di calcio”. “Noi abbiamo dei modelli matematici e delle modalità di osservazione cha cambiano da sport a sport. Scommesse concentrate su tornei Challenge? Dipende dalle quote e dall’offerta di betting dei bookmakers, che sono poi quelli che ci rimettono dei soldi”.
Ad ogni modo non bisogna mai abbassare la guardia. “Rimuovere il problema e pensare sempre che sia del vicino, produce delle situazioni che sono favolose per chi si muove in ambito illegale. Bisogna essere vigili e controllare sempre, intrecciare sistemi di controllo e fare attività di educazione e prevenzione. La presa di coscienza di un atleta davanti a situazioni concrete è emblematica, sono due leve su cui bisogna agire con forza e senza fermarsi”, sottolinea Presilla.
“Io sono anni che presento il fenomeno parlando anche del tennis e vedo a volte qualche faccia stupita, ma purtroppo anche in questi casi viene usato per finalità illecite, sia in sport di squadra che individuali, l’obbiettivo si raggiunge con atleti, arbitri e attraverso le molteplici possibilità che la tecnologia e le modalità illimitate di betting, offrono -prosegue il Responsabile per l’Italia di Sportradar AG-. Il fenomeno è profondamente mutato rispetto al passato e segue dei trend. Rispetto al ‘calcio scommesse’ degli anni ’80 è profondamente diverso, c’è un abisso di differenza”.
Grande attenzione va posta anche sui social media. “Vengono usati soprattutto per infiltrare e creare proselitismo, è un modo per contattare una persona lontana da me ed è un modo anche abbastanza friendly. I social media possono essere usati o sono stati usati, per agganciare contatti e scambiarsi informazioni. Ma è connaturale a tutti i fenomeni criminali”, sottolinea Presilla.