Londra, 17 ott. (AdnKronos) – Agenti di polizia e militari dell’esercito erano nel mirino di un gruppo di jihadisti britannici dello Stato Islamico che intendevano mettere in atto una serie di attacchi terroristici nelle strade di Londra. E’ quanto emerso dall’operazione lanciata da Scotland Yard, che il mese scorso ha arrestato a Londra quattro uomini. I quattro, Tarik Hassane, Suhaib Majedd, Nyall Hamlett e Momen Motasim, di età compresa tra i 20 e i 24 anni e originari di Londra, sono accusati di avere pianificato atti di terrorismo e di favoreggiamento del terrorismo.
Un quinto uomo, il 25enne Nathan Cuffy, anch’egli londinese, è stato accusato di avere procurato loro illegalmente una pistola e le relative munizioni. Secondo l’accusa, riporta il Telegraph, i quattro sono stati trovati in possesso delle foto di due agenti di polizia, di due poliziotti di quartiere e di informazioni relative ad una stazione di polizia e ad una caserma dell’esercito, rispettivamente nei quartieri londinesi di Sheperds Bush e di White City.
I quattro presunti terroristi avrebbero agito dopo avere “giurato fedeltà” all’Is e seguendo la fatwa lanciata da uno dei comandanti dello Stato Islamico che incitava ad uccidere gli “infedeli” nei propri Paesi d’origine. I sospettati sono giunti oggi al Tribunale di Westminster per la formalizzazione delle accuse sotto una pesante scorta. Ascoltate le parole del magistrato dell’accusa, il giudice ha confermato la permanenza in carcere dei sospettati, disponendo la prossima udienza per il 27 ottobre.