Roma, 9 gen. (Labitalia) – "Un giudizio è prematuro: vedo spunti interessanti e condivisibili, anche se non è certamente liberista". Così il giuslavorista Michele Tiraboschi in un tweet di stamane parla delle anticipazioni sul Jobs Act diffuse da Matteo Renzi. E a chi contesta una eccessiva genericità del testo renziano, Tiraboschi risponde: "Io vedo invece chiarezza sui punti cardine: 1) legge sindacale sulla rappresentanza; 2) no al contratto unico alla Ichino ma semplicemente contratto di primo ingresso a tutele crescenti come nel progetto Madia; 3) ammortizzatori universali con inasprimento (o effettività) della condizionalità (lavoro congruo / percorso formativo); 4) Codice del lavoro che non è più la caricatura dei 40 articoli di legge ma ipotesi seria di semplificazione; 5) formazione che deve partire dai fabbisogni professionali delle imprese e rendicontazione; 6) Agenzia unica federale che coordini e indirizzi collocamento, formazione, ammortizzatori sociali"Il giuslavorista dice che la "parte terza del Jobs Act è ampiamente condivisibile, salvo la legge sulla rappresentanza: si tratta ora di tradurre tutto questo in norme".