– Ankara, 9 set. (Adnkronos/Aki) – Il partito turco al governo, l’islamico Akp, ha proposto una nuova legge che attribuisce maggiori poteri all’Autorità per le telecomunicazioni (Tib), che potrà monitorare in modo più stringente gli utenti di Internet, chiudere un sito o bloccarne i contenuti anche senza la decisione di un tribunale.
Lo riporta il sito del quotidiano Hurriyet, il quale spiega che, in base alla proposta, il capo della Tib potrà bloccare un sito per “proteggere la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico o per prevenire crimini”.
La proposta, contenuta – o piuttosto nascosta, secondo i critici – in un provvedimento molto più ampio, prevede che i service provider siano tenuti a rimuovere i contenuti decisi dalla Tib entro quattro ore. Il governo ha già cambiato in modo restrittivo la legge su Internet all’inizio del 2014, dopo che è partita su alcuni siti e social network una campagna antigovernativa legata a uno scandalo in materia di corruzione. (segue)