Home Nazionale Ucraina: Csc, da crisi per Italia a rischio 1,5 mld export (4)

Ucraina: Csc, da crisi per Italia a rischio 1,5 mld export (4)

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– La rilevanza del canale del commercio estero verso Russia e Ucraina fa dell’Italia uno dei paesi più esposti al rallentamento delle loro importazioni. Tra i principali paesi dell’Eurozona infatti “solo la Germania aveva nel 2013 una quota delle vendite verso i due paesi più elevata di quella italiana, pari al 3,8% mentre per l’Eurozona tale quota era del 3,1%”.
Ma oltre all’export occorre considerare gli altri stretti legami economici che intercorrono tra i paesi dell’Eurozona, Italia e Germania in primis. La Russia infatti è divenuta nel 2013 il primo fornitore di gas naturale dell’Italia, con una quota del 49% del volume importato in gran parte attraverso l’Ucraina. Senza contare gli investimenti delle imprese italiane in Russia e da parte delle banche, prima fra tutte Unicredit che nel 2013 è stato l’istituto straniero più esposto in Russia con 1,8 miliardi di euro di attività.
Infine, il settore turistico che “potrebbe risentire di un inasprimento della restrizione sui visti, finora decisa dall’Ue solo per un numero limitato di politici e uomini d’affari russi”. Nel rapporto si legge infatti che “nel 2013 oltre un milione di russi hanno visitato l’Italia (dati Banca d’Italia) sia per motivi di lavoro (218 mila) sia per motivi personali (870 mila), spendendo circa 170 euro pro capite al giorno. Da gennaio a maggio 2014 i visitatori dalla Russia sono cresciuti del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2013”.