Il Presidente della Provincia commenta l’esito dell’assemblea dell’Upi
“Se la legge di stabilità non apporterà modifiche, le Province non saranno in grado di svolgere le funzioni assegnategli dalla riforma Del Rio”. Il Presidente della Provincia Roberto Vasai, all’indomani dell’assemblea dell’Upi a Roma, informa sulla situazione che si è venuta a creare negli enti divenuti di secondo livello, sulla quale si registra anche l’allarme dei sindacati. “Dal primo gennaio 2015 non sono a rischio solo i dipendenti, cosa già di per se gravissima, ma anche i servizi che siamo chiamati a fornire ai cittadini in base alla legge approvata solo pochi mesi fa dal Parlamento -, prosegue Vasai.
Ci troviamo infatti nella paradossale situazione di non poter attuale una legge che, al di là del fatto che la si condividesse o meno, aveva comunque l’obiettivo di riformare e semplificare le istituzioni locali. Senza risorse e, se sarà confermato l’intento del Governo di imporre un taglio del 50 % alle spese del personale, con meno dipendenti e una situazione di tensione fortissima, ci dovremmo comunque occupare di questioni come viabilità, edilizia scolastica, ambiente. Mi chiedo però come potremo farlo, visto che l’attuale quadro porta inevitabilmente tutti questi enti verso il dissesto. Ho ascoltato a Roma l’amarezza, giustificata, di molti colleghi Presidenti e anche la volontà di assumere iniziative clamorose, perché dobbiamo far capire ai nostri cittadini che agli amministratori di queste nuove Province, tutti impegnati a titolo gratuito, si chiede di fatto di tagliare posti di lavoro, azzerare servizi e condurre l’ente al dissesto, tutte cose assolutamente inaccettabili.
A fronte di questo non arrivano segnali chiari neanche dalle Regioni, che dovrebbero farsi carico di molte delle competenze fino ad oggi delegate alle Province e, come è ovvio, del relativo personale. Posso assicurare una volta di più tutto il mio impegno a tutela dei lavoratori e dei servizi, ma di fronte all’impossibilità di operare e alla difficoltà di interlocuzione sia a Roma che a Firenze è davvero difficile intravedere una soluzione positiva in assenza della quale manutenzione delle strade e delle scuole superiori e interventi di difesa del suolo saranno impossibili” conclude il Presidente Vasai.