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Vasco Bobini candidato sindaco della lista civica Prima Subbiano

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Vasco Bobini candidato sindaco della lista civica Prima Subbiano
Vasco Bobini

È Vasco Bobini, 52 anni, imprenditore  il candidato a sindaco della lista civica “Prima Subbiano” alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio.

Imprenditore, sposato con Cristina dalla quale ha avuto due figli, Daniele e Matteo, Vasco Bobini è nato e vissuto a Subbiano, paese che ama profondamente e che non ha mai voluto lasciare.

Per quattordici anni ha ricoperto il ruolo di presidente della Pro Loco del centro casentinese portando avanti un’idea semplice ed efficace: valorizzare il territorio e portare nuova linfa vitale al tessuto del paese.

L’esperienza nella Pro Loco è stata altamente formativa perché ha dato modo a Bobini di conoscere le reali esigenze della città e dei suoi abitanti constatando come, purtroppo, non sempre le amministrazioni che si sono succedute negli anni hanno saputo dare una risposta a queste legittime richieste. Da qui la scelta di mettere a disposizione di Subbiano e dei subbianesi tempo ed esperienza concorrendo alla carica di sindaco.

Vasco Bobini si candida con una lista trasversale, formata da giovani, imprenditori e professionisti che hanno in comune una visione di città slegata dalle appartenenze politiche. Sono persone che si sono messe a  disposizione come cittadini e per i cittadini e non ubbidendo a logiche di partito ma con un unico imperativo, contribuire non all’interesse di qualcuno ma al benessere di tutti.

Il programma con il quale Vasco Bobini si presenta è chiaro e si fonda su due punti fondamentali: persone e territorio. Tra le priorità della lista Prima Subbiano, infatti, c’è il rilancio del centro storico, la vivibilità delle frazioni, politiche di sostegno alle aziende affinché possano ritornare ad assumere, la valorizzazione dei giovani talenti.

“Per anni mi sono occupato di Subbiano come presidente della Pro Loco – afferma Bobini – adesso metto a disposizione la mia esperienza di uomo e di imprenditore affinché Subbiano non sia più il dormitorio di Arezzo ma un centro autonomo, dotato di un cuore pulsante e in grado di offrire ai suoi cittadini ogni opportunità, di lavoro e vita sociale”