Per la prima volta nella storia pievana una donna è candidata alla carica di primo cittadino. La Pellegrini guida una lista composta da persone che non hanno mai ricoperto incarichi amministrativi, una scelta del gruppo dettata dalla volontà di rinnovamento e dalla coscienza politica nel senso autentico del termine.

Pieve S. Stefano si appresta a rinnovare la propria amministrazione e il prossimo 25 maggio i pievani che si recheranno alle urne potranno in qualche modo “fare la storia” del paese, scegliendo di eleggere per la prima volta in assoluto un sindaco donna. È infatti Miriam Pellegrini, quarantasettenne consigliere di minoranza uscente e Coordinatrice per la Valtiberina della Commissione provinciale per le Pari Opportunità assieme a Monica Tavanti, la capolista de “La nostra Pieve”, una Lista civica che candida al ruolo di consiglieri comunali persone che non hanno mai ricoperto incarichi amministrativi, una scelta del gruppo dettata dalla volontà di rinnovamento e segno di una coscienza civica ben presente tra la cittadinanza. Una coscienza che desidera cambiare lo status quo della politica pievana e porta decine di donne e uomini ad impegnarsi in prima persona per attuare un cambiamento necessario dopo anni di stagnazione.

“La nostra Pieve” è il frutto di un percorso di riflessione e confronto compiuto da un gruppo di cittadini attraverso una serie di incontri finalizzati non solo alla composizione di una lista elettorale ma soprattutto alla formazione di una vera e propria squadra, dove ad impegnarsi per dare un nuovo volto a Pieve non sono soltanto i dodici candidati al Consiglio Comunale e la loro capolista, ma un insieme molto più ampio di persone disposte a mettersi in gioco per il bene del proprio paese, convinte che una migliore amministrazione possa essere possibile con l’impegno e la disponibilità di tutti. Nel dettaglio, i candidati consiglieri comunali sono: Fanfani Filippo, Mormii Laura, Benedetti Giacomo, Dori Erika, Palazzeschi Arman, Simoncelli Lorenza, Ceccherini Iviano, Cheli Alessandra, Minelli Vittorio, Capucci Michele, Marri Claudio, Rosati Matteo.

“AttivaMente con impegno e passione”, “La nostra Pieve” presenta un programma che “non è un programma di amministrazione quinquennale, ma una base da cui partire, l’inizio di un percorso aperto a tutti, dove ad ogni cittadino sarà data la possibilità di sentirsi partecipe attraverso la discussione e il confronto con chi lo rappresenterà in Consiglio Comunale ed in Giunta. Sei sono i nuclei tematici che caratterizzano il nostro progetto e l’impegno che intendiamo assumerci è la diffusione e condivisione delle nostre idee e dei nostri valori tra la popolazione”. Questi i sei punti sui quali si concentra l’impegno dei candidati e del loro gruppo di sostegno: Trasparenza della Pubblica Amministrazione e Democrazia Partecipata, Territorio e Ambiente, Cultura, Politiche Sociali (sanità, scuola, politiche giovanili, sport), Turismo, Economia Locale, Occupazione, Urbanistica e Opere Pubbliche. Tra i punti compresi in queste aree, da sottolineare la volontà di rilanciare l’economia, valorizzare e tutelare il territorio, dare un ruolo centrale alla cultura e un volto nuovo al turismo, senza dimenticare il ritenere “l’acqua un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato, la cui proprietà e gestione del servizio debbano essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà e rispetto degli equilibri ecologici”.