Home Attualità Economia Vertenza al Comune di Arezzo e situazione politica. Pacini (Fp Cgil) “E’ aperta la campagna elettorale e tutti si interessano dei dipendenti? E’ solo una strategia, altrimenti quel 14 agosto del 2012…”

Vertenza al Comune di Arezzo e situazione politica. Pacini (Fp Cgil) “E’ aperta la campagna elettorale e tutti si interessano dei dipendenti? E’ solo una strategia, altrimenti quel 14 agosto del 2012…”

0
Vertenza al Comune di Arezzo e situazione politica. Pacini (Fp Cgil) “E’ aperta la campagna elettorale e tutti si interessano dei dipendenti? E’ solo una strategia, altrimenti quel 14 agosto del 2012…”
Bruno Pacini - CGIL

“Dopo anni di logoranti trattative, finite più volte anche nelle aule di tribunale adesso sembra che tutti si interessino delle condizioni di lavoro dei dipendenti del Comune di Arezzo. Perché proprio ora?”

In questi giorni in cui già si scalda una nuova campagna elettorale per il Comune di Arezzo il segretario provinciale della Funzione Pubblica della Cgil di Arezzo Bruno Pacini intende fare chiarezza in merito alla situazione politica che si sta delineando, ai rapporti tra politica e l’organizzazione che rappresenta i lavoratori del settore pubblico ed ai movimenti intorno alla  vertenza che riguarda i 670 dipendenti dell’ente.

“Sono dei fannulloni, sono considerati antipatici e rappresentano l’apparato burocratico? In questi anni hanno subito tagli salariali e atti unilaterali fatti con un sistema padronale, nella completa indifferenza di tutti, dall’attuale pro-Sindaco Gasperini, all’assessore Dringoli, fino ad arrivare al Presidente del consiglio comunale Ralli ed a tutti i componenti del parlamentino comunale.

E adesso? Tutti dichiarano che sono disposti ad ascoltarli ed ad accoglierli? Perché proprio ora? Per raccattare qualche voto? Vogliono fintamente farsi vedere come interlocutori? Credo proprio che purtroppo sia così, altrimenti quel 14 agosto del 2012 nella stanza dell’avvocato Fanfani, quando stavamo per firmare un accordo gli assessori Dringoli e Magi, invece di dare contro al sindacato ci avrebbe dato ragione.”

“E’ arrivato il momento di definire di nuovo quello che è giusto e quello che è sbagliato – continua Pacini – perché altrimenti i cittadini sono disorientati di fronte a messaggi spot, comunicati tramite social network, ma che non si concretizzano in azioni di giustizia sociale.

Allora cari politici e amministratori aretini, questi dipendenti li considerate fannulloni, la causa dei malfunzionamenti oppure sono come dei figli che vorrete accogliere in consiglio comunale? Delle due l’una. In realtà dico da sempre che per risolvere questa annosa e logorante questione basterebbe che venisse dato un mandato chiaro ai dirigenti che sono al tavolo delle trattative come delegazione trattante di parte pubblica, perché tutto altrimenti puzza di falso e pensare di andare a votare la gente che fa operazioni mediatiche confondendo la verità è offensivo.”

“A proposito di operazioni mediatiche, un’altra dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno – conclude Pacini – è la proposta di una forza trasversale per fare fronte comune in vista delle elezioni e quindi del nuovo mandato amministrativo al Comune di Arezzo. Bianconi ha lanciato la proposta per salvare Arezzo dal baratro, Donati l’ha presa bene. Perché? Per superare la crisi in città? No di sicuro, semmai per superare la crisi della politica e allontanare lo spauracchio di liste civiche che potrebbero spazzare via i partiti.”