Home Nazionale A riva e in acqua più sicuri con i cani salvataggio (fotogallery)

A riva e in acqua più sicuri con i cani salvataggio (fotogallery)

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Roma, 27 lug. (Labitalia) – Come ogni anno, si ripete il triste bollettino estivo delle vacanze in riva al mare, nonostante i consigli e le campagne portate avanti dalla Guardia costiera e dalle diverse associazioni balneari locali. Una fenomeno che però viene contrastato anche dalla squadra cinofila dei Sics, Scuola italiana di cani salvataggio che, prima al mondo, è stata fondata 25 anni fa da Ferruccio Pilenga, e che ha come obiettivo salvare vite umane. (fotogallery)
“Siamo presenti in tutta Italia -spiega a Labitalia Roberto Gasbarri, responsabile area Tirreno centro meridionale Sics- con 12 centri di addestramento; la scuola vanta un esercito di 300 eroi a quattro zampe che con i propri padroni-conduttori vigilano gratuitamente sulle vacanze estive delle coste italiane”.
“La Scuola -fa notare- rappresenta un’eccellenza italiana perché questo tipo di cinofilia è nato in Italia. Vengono, infatti, da molti Paesi stranieri a fare stage per apprendere come si fa a salvare vite umane con il cane. Le razze principalmente utilizzate sono il terranova, il labrador e il golden retriver”.
“La Scuola -ricorda Roberto Gasbarri- ha implementato delle tecniche di salvataggio da riva e anche da bordo dei mezzi di soccorso della Guardia costiera italiana. Una collaborazione che va avanti da moltissimi anni e proprio quest’anno è stata sancita ufficialmente la collaborazione attraverso un’intesa”.
“Un accordo -precisa- che ha come obiettivo quello di sperimentare una serie di collaborazione tra le articolazioni periferiche delle due organizzazioni, come l’impiego delle unità cinofile brevettate a bordo delle unità della Guardia costiera per le attività di salvataggio e l’avvio di un progetti per l’eventuale formazione di nuclei cinofili del Corpo”.
“L’unità cinofila -rimarca- può essere molto utile in acqua perché ha delle zampe molto potenti in grado di trainare i pesi. Un vero e proprio motore di traino che riesce a far tornare a riva fino a tre persone in difficoltà. Un aiuto, dunque, che cerchiamo di far capire ai bagnanti organizzando dei veri e propri corsi informativi sulle coste italiane”.