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Alcol: in Italia 17% intossicati in pronto soccorso ha meno di 14 anni

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Roma, 12 apr. (AdnKronos Salute) – Shottini colorati per ‘sballarsi’ con gli amici e serate che finiscono in pronto soccorso. L’alcol è ormai una calamita per i giovanissimi italiani, tanto che il 17% circa di tutte le intossicazioni alcoliche giunte all’osservazione clinica in un pronto soccorso riguarda ragazzi e ragazze al di sotto dei 14 anni. E sono circa 775.000 i ragazzi tra gli undici e i diciassette anni – dunque al di sotto dell’età minima legale dei 18 – che nel 2014 hanno consumato bevande alcoliche. Sono solo alcuni dei numeri ricordati dal ministero della Salute in occasione del lancio oggi a Roma, insieme a Elio e le storie tese, della Campagna di comunicazione per la lotta all’abuso di alcol 2015.
In media 1 ragazzo su 5 (21,5%) e una ragazza su sei (17,3%) consumano bevande alcoliche. E il 10,5% dei maschi e il 7,9 % delle ragazze bevono lontano dai pasti. La prevalenza più elevata di consumatori tra i giovanissimi si riscontra per i maschi che prediligono la birra seguita da quelli che bevono, nell’ordine, aperitivi alcolici e vino; tra le coetanee invece il record si registra per le consumatrici di aperitivi alcolici e birra. Oltre 1.000.000 sono i giovanissimi che hanno un consumo rischioso di alcol. E “il fenomeno è preoccupante anche perché gli adolescenti – ha ricordato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – sono fisiologicamente più vulnerabili agli effetti delle bevande alcoliche a causa di una ridotta capacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol”. E ancora, in Italia i minori che bevono per ubriacarsi sono il 3,3% dei maschi e il 2,2% delle femmine.
Inoltre i risultati dello studio Espad e dell’indagine Multiscopo Istat evidenziano che i ragazzi italiani, rispetto ai giovani di altre nazioni europee, dichiarano di poter acquistare facilmente le bevande alcoliche che vengono poi prevalentemente consumate in discoteca, nei pub, nei luoghi di aggregazione giovanile. E il consumo non moderato da parte dei genitori influenza il comportamento dei figli.
Ma dove si eccede con l’alcol? Gli adulti over 45 lo fanno a casa, al ristorante, in pizzeria mentre per i giovani fino a 24 anni il binge drinking (oltre 6 bicchieri di bevande alcoliche in un arco di tempo ristretto) è più diffuso tra gli amanti delle discoteche.
La campagna del Ministero quest’anno è pensata per i giovani e utilizza linguaggi e codici espressivi tipici dei ragazzi. Sfruttando il web: www.unaserataspeciale.it. E dal momento che “la musica rappresenta un vettore eccezionale per parlare in modo chiaro e diretto ai giovani”, il ministero ha scelto il gruppo ‘Elio e le storie tese’ per rendere “poco affascinante” – nei confronti dei ragazzi – il modello di chi abusa di sostanze alcoliche.
La campagna utilizzerà dunque internet con l’obiettivo di “viralizzare” i contributi video sui principali canali social del web. In particolare, l’alleanza tra dicastero della Salute e il gruppo ha portato a una canzone ad hoc, e all’opuscolo informativo ‘Alcol snaturato’. Il brano è accompagnato da un videoclip innovativo, con la regia di Gianluca “Calu” Montesano. E’ stato girato interamente con la spherical cam, che permette allo spettatore di entrare nel vivo del video guardandolo in tutte le angolazioni possibili a 360 gradi. Con un messaggio chiaro: per una serata speciale con gli amici, meglio la musica che gli effetti ‘speciale’ di una sbornia e una gita in ambulanza.