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Banche: Fisac, contratto valore aggiunto, banchieri rivedano posizione

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Roma, 5 mar. (AdnKronos) – “Fare il contratto è un valore aggiunto, i banchieri rivedano la loro posizione”. Così il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, sul nuovo round tra Abi e i sindacati per il rinnovo del contratto nazionale, aggiungendo che “a quella parte di banchieri che punta a far fallire la trattativa per il rinnovo del contratto, per determinare la deregulation contrattuale del settore, voglio far sapere che così facendo andranno a sbattere, così come sottolineato oggi unitariamente da tutto il sindacato, e che la risposta non potrà che essere il rilancio della mobilitazione”.
La verità, prosegue il leader della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, “è che i banchieri non hanno ancora compreso che rinnovare un buon contratto è nell’interesse non solo dei lavoratori ma di tutto il settore. Sul tema degli inquadramenti è stata presentata una proposta irricevibile che punta a forti risparmi ai danni del lavoratori e si muove nella mera logica della compressione del costo del lavoro”.
È evidente, aggiunge, “che in questo modo non si va da nessuna parte. Noi siamo disponibili ad affrontare seriamente l’argomento, purché la logica sia quella di adeguare le qualifiche ai mutamenti organizzativi avvenuti nel settore e premiare le professionalità oggi non pienamente valorizzate”. Si ha l’impressione, conclude Megale, “che, su una partita importantissima non solo per i circa 310 mila lavoratori coinvolti ma per tutti, essendo il settore strategico per l’intera economia nazionale, stiano prevalendo in Abi faide interne, giochi di potere, interessi trasversali che denunciano come l’associazione bancaria sia del tutto priva di una strategia d’uscita dalla grave situazione che gli stessi banchieri hanno contribuito a creare”.