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Banche: Regione Lombardia ricorre contro riforma popolare

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Milano, 5 mag. (AdnKronos) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi una mozione che impegna la Giunta a presentare ricorso alla Corte Costituzionale contro la riforma sulle banche popolari introdotta dal Governo. Primo firmatario è il consigliere regionale Antonio Saggese, del gruppo consiliare ‘Maroni Presidente’. “Sono molto soddisfatto per l’approvazione da parte del Consiglio regionale di questa mozione, che invita Regione Lombardia a prendere una posizione chiara e forte contro una riforma che rischia di avere delle pesanti conseguenze. Gli studi di settore – spiega – hanno evidenziato che l’apertura dei cancelli agli investitori esteri rischia di causare una contrazione del Pil pari a tre punti percentuali, una perdita di 80 miliardi di euro di crediti di cui 25 in meno alle famiglie e 55 alle imprese e circa 20mila esuberi”.
Secondo il consigliere, inoltre, il provvedimento incorre in una serie di motivi di incostituzionalità di merito. “La riforma -sottolinea – viola l’articolo 77 della Costituzione, che prevede il ricorso al decreto legge solo a casi straordinari di necessità e di urgenza e i diritti alla libera associazione, al lavoro in tutte le sue forme compresa quella cooperativa, alla libera iniziativa economica e alla proprietà, perché la trasformazione in società per azioni svuota in gran parte il diritto di proprietà dei soci delle banche popolari”.
Infine, il provvedimento “viola il terzo comma dell’articolo 117 della Costituzione, in quanto le banche popolari, considerato il loro stretto collegamento con il territorio, hanno un ruolo regionale. È quindi doveroso fare tutto il possibile affinché il provvedimento, che rischia di mettere in ginocchio le nostre imprese e di lasciare senza lavoro i soci lavoratori delle banche cooperative, venga rivisto”.