Home Nazionale Banche: Sileoni (Fabi), se Abi non cambia chiederemo intervento governo

Banche: Sileoni (Fabi), se Abi non cambia chiederemo intervento governo

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Milano, 27 gen. (AdnKronos) – “Se le banche non cambiano atteggiamento, andremo avanti a oltranza chiedendo l’intervento del governo e del presidente Renzi”. E’ quanto afferma Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, dopo l’annuncio dello sciopero dei lavoratori del credito che si terrà il 30 gennaio in concomitanza con quattro manifestazioni di piazza a Roma, Ravenna, Palermo e Milano.
Il leader della Fabi, che darà il via al corteo di Milano e terrà un comizio in piazza della Scala insieme al segretario generale della Cgil Susanna Camusso, spiega: “L’Abi, iniziando dal presidente Patuelli, deve a mio avviso prendersi l’impegno contrattuale del mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Se non cambia atteggiamento e, soprattutto, se qualche gruppo bancario non la smette di puntare alla sostituzione dell’architettura contrattuale nazionale con contratti aziendali e di gruppo, la lotta sindacale e dei lavoratori sarà ancora più dura fino a che non sarà garantito un nuovo contratto”.
L’Abi, continua, “vuole smantellare il contratto nazionale per una liberalizzazione selvaggia del settore e per colpire i diritti dei lavoratori bancari”. Per questo, “ci aspettiamo il riconoscimento dell’inflazione, una blindatura contrattuale delle previsioni normative sulle esternalizzazioni e una contrattazione di secondo livello nelle aziende e nei gruppi disegnata sull’organizzazione del lavoro che tenga conto delle nostre articolate proposte sul nuovo modello di banca al servizio del Paese”.