Home Nazionale Barbagallo, legare contratti a pil e non a inflazione

Barbagallo, legare contratti a pil e non a inflazione

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Genova, 23 lug. (Labitalia) – Occorre rinnovare i contratti entro l’anno per ridare potere d’acquisto ai lavoratori e rilanciare il mercato interno, e la Uil è disponibile a utilizzare il pil come parametro di riferimento. Lo ha detto oggi a Genova Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil, parlando con i giornalisti della proposta di nuovo modello contrattuale avanzata dalla Cisl in occasione del consiglio confederale della Liguria.
“Noi la nostra proposta – ha precisato Barbagallo – l’avevamo presentata a febbraio, c’eravamo portati avanti col lavoro. Puntiamo su un contratto nazionale e su un contratto di secondo livello a geometria variabile e per la prima volta abbiamo detto che siamo disponibili a utilizzare il parametro della crescita, il pil, piuttosto che quello dell’inflazione da cui negli anni abbiamo avuto risultati non molto positivi”.
“Noi – ha proseguito – vogliamo scommettere sulla crescita ma innanzi tutto vogliamo scommettere sul fatto che quest’anno si devono fare i contratti, pubblici e privati. Perché senza ridare potere d’acquisto ai lavoratori e senza ridare il maltolto ai pensionati il paese non cresce. Il 75 per cento delle nostre aziende lavora per il mercato interno e se i lavoratori e i pensionati non hanno i soldi per comperare ciò che produciamo noi stessi le aziende falliscono. Bisogna che qualcuno se ne renda conto e se ne faccia una ragione”.