Home Attualità Bilancio Fiavet, molti italiani a casa a Natale e Capodanno

Bilancio Fiavet, molti italiani a casa a Natale e Capodanno

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Roma, 9 gen. (Labitalia) – “Molti italiani, a Natale e Capodanno, sono rimasti a casa, festeggiando con amici piuttosto che spendere in viaggi e locali. E le cose non cambieranno di molto neanche per le prenotazioni per le tradizionali settimane bianche di febbraio e marzo, frenate anche dalle previsioni meteorologiche”. Così Fortunato Giovannoni, presidente della Fiavet, Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo, fa un bilancio con Labitalia dell’andamento del settore a Natale e Capodanno.
“La crisi si sta allontanando -spiega- ma non la sua psicosi: le persone ancora non riescono a spendere con tranquillità, perché temono un ritorno delle difficoltà economiche. Così, molti hanno preferito non partire, risparmiando però non solo sul viaggio, ma anche sul ristorante rimanendo a casa o andando a quella degli amici, limitandosi a portare qualche piatto”.
“Questa scelta ha cancellato -precisa il presidente Giovannoni- anche i soggiorni di 2-3 giorni, legati al Capodanno, nelle città d’arte italiane ed europee”.
“Diverso il discorso -precisa- per i ‘ricchi’ o comunque per coloro che possono spendere. Per questa categoria, le vacanze ci sono state comunque, sia in Italia che all’estero, per soggiorni anche di una settimana. In questo caso, non solo sulla neve, ma anche in posti esotici”. “E per i prossimi mesi -fa notare il presidente Fiavet- legati tradizionalmente alle settimane bianche, le proiezioni non sono poi tanto diverse dal Natale appena trascorso; le prenotazioni sono, infatti, ancora pochissime”.
“Colpa anche -sottolinea- delle previsioni meteorologiche che condizionano i potenziali viaggiatori, inducendoli a prenotazioni last minute. Un vero problema per il settore che, peraltro, non è sempre supportato da dati certi”. “Il più delle volte -rimarca Fortunato Giovannoni- le previsioni sono azzardate e imprecise; però annunciare con precisione il maltempo in una determinata zona turistica ne pregiudica di fatto le prenotazioni”.
“La verità è che annunci del genere -afferma- non devono essere diffusi in maniera terroristica. Già i soldi sono pochi, se a ciò si aggiunge anche la probabilità di maltempo, data per certa, non ci si può stupire che gli alberghi non ricevano telefonate”. “Bisogna poi considerare -concludee- che, dove non nevica, arriva comunque la neve dei cannoni che permette di sciare. La pioggia di qualche ora, inoltre, non pregiudica un intero soggiorno di relax lontano da casa”.