Zurigo, 27 mag. (AdnKronos) – Un terremoto scuote la Fifa ad appena due giorni dalle elezioni presidenziali e getta nuove ombre sull’assegnazione dei Mondiali del 2018 alla Russia e del 2022 al Qatar. Lo scandalo corruzione su cui indaga ormai da tempo l’Fbi è deflagrato all’alba di oggi a Zurigo, dove i delegati della Fifa sono riuniti in vista del Congresso in programma venerdì per eleggere il nuovo presidente.
La polizia svizzera ha arrestato sette persone con l’accusa di corruzione, riciclaggio e frode. Nel blitz, avvenuto presso il lussuoso hotel Baur au Lac che ospita il meeting, sono finiti in manette anche due vicepresidenti Fifa: l’uruguaiano Eugenio Figueredo del Conmebol e il britannico Jeffrey Webb della Concacaf. La Fifa ha escluso il coinvolgimento del presidente uscente Joseph Blatter, confermando la sua volontà di correre per un quinto mandato alle elezioni di venerdì.
Per ora il suo sfidante, il principe Ali Bin Al Hussein di Giordania, si è limitato a parlare di “un giorno triste per il calcio”. Ma ovviamente lo scandalo potrebbe rimettere in discussione l’esito del voto e rilanciare le sue quotazioni. In bilico è anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, che scioglierà le riserve solo domani dopo avere incontrato il n.1 della Uefa, Michel Platini. Gli ultimi fatti, intanto, non cambiano almeno per ora la posizione della Fifa sui due controversi Mondiali del 2018 e 2022: “si svolgeranno regolarmente”, ha assicurato il portavoce della Federcalcio mondiale, Walter De Gregorio, in una conferenza a Zurigo.