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Calre, assemblee regionali firmano manifesto per una democrazia globale

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Milano, 24 ott. (AdnKronos) – Centralità dell’individuo, sussidiarietà, governance multilivello e democrazia parlamentare. Su questi principi è stato approvato oggi il “Manifesto per una vera democrazia globale”, sottoscritto dai rappresentanti mondiali dei parlamenti regionali riuniti oggi a Milano in occasione del Forum Calre. “Siamo le formiche della democrazia – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo – le assemblee regionali rappresentano il livello legislativo più vicino ai cittadini e ai territori, sono fondamentali per colmare la carenza di fiducia nelle istituzioni”.
Al centro i temi della sovranità e della rappresentanza. “Oggi c’è un allontanamento dei livelli decisionali verso l’alto con una cessione di pezzi di sovranità a strutture sovranazionali, con seri rischi per la democrazia”. Per contrastare la crisi della rappresentanza che, secondo il Calre, sta segnando questa fase storica di “sfiducia e disillusione dei cittadini verso la politica”, le assemblee legislative regionali, riunite ieri e oggi a Palazzo Lombardia, hanno deciso di fare rete e sottoscrivere un documento comune.
I temi in agenda sono la sussidiarietà, la ripresa economia, la riduzione delle distanze tra istituzioni e cittadini, la partecipazione e la trasparenza. In primo piano anche la sfida dell’immigrazione, con il superamento del regolamento di Dublino e l’appello all’Unione Europea a risolvere il problema alla radice.
“Vogliamo un’Europa delle persone e delle regioni” ha detto il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, che ieri ha aperto i lavori del Forum a Palazzo Lombardia, sottolineando l’importanza della cooperazione tra Stato e regioni. “Il federalismo e il principio di sussidiarietà – continua il governatore lombardo – stanno diventando modelli politici e di governance molto apprezzati a livello internazionale, purtroppo non in Italia”.
Ripensare alle relazioni tra locale e globale è l’appello del Calre per voce di Raffaele Cattaneo: “Per sfidare il mare incognito della democrazia dobbiamo partire dai territori e creare una relazione diretta con i cittadini. Il modello del futuro è la democrazia glocale”. Di ibridizzazione e approccio integrato tra globalizzazione e localismo ha parlato anche Piero Bassetti, presidente dell’associazione “Globus et Locus”. “La crisi dello stato-nazione – ha detto Bassetti – è strutturale. Serve una fase diversa fatta di resilienza e conciliazione per dare un significato nuovo alle istituzioni a partire dal basso”.
Sulla stessa linea Francois Ouimet, vice presidente dell’assemblea nazionale del Quebec, secondo cui “gli Stati non sono più gli unici stakeholder, e la collaborazione interparlamentare è fondamentale”.
Tra i temi affrontati durante la due giorni di assemblea plenaria del Calre anche le best practices e l’impegno per la semplificazione e la riduzione burocratica. “Chiediamo all’Europa di snellire l’ordinamento legislativo – ha detto Markku Markkula, presidente Cor, il Comitato delle regioni europee – e di eliminare tutte le norme non necessarie dal punto di vista della sussidiarietà”. Unire le forze per dare più peso alle voci dei territori è l’obiettivo del Calre.
“L’autonomia regionale – ha detto Clemens Lammerskitten, vice presidente del congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europa – è uno strumento fondamentale per dare empowerment ai cittadini”, a cui si unisce l’appello della professoressa Lorenza Violini dell’Università degli Studi di Milano a “dare maggiore importanza alle proposte presentate ai diversi livelli di governo, in linea con il principio di sussidiarietà”.