Venezia, 25 ott. (AdnKronos) – Gli immigrati producono il 10% della ricchezza del Veneto. La fotografia dell’economia dell’immigrazione è stata scattata dalla Fondazione Leone Moressa con la quinta edizione del Rapporto annuale, pubblicato con il contributo della Cgia di Mestre e con il patrocinio di Oim e MAECI1. L’edizione 2015, “Stranieri in Italia, attori dello sviluppo”, si focalizza sul ruolo economico dell’immigrazione nello sviluppo sia in Italia (sotto forma di tasse, contributi e valore aggiunto) che nei paesi d’origine (attraverso la cooperazione internazionale, l’attrazione di investimenti e le rimesse inviate in patria).
Anche in Veneto, storicamente, il tessuto delle piccole e medie imprese ha negli anni beneficiato della manodopera straniera. 500 mila residenti regolari ricoprono un ruolo di primo piano, anche da un punto di vista economico.
Prevalgono le nazionalità dell’Est. Uno straniero su cinque (22,7%) in Veneto è romeno. Tra le prime 10 nazionalità straniere in Veneto ben 6 sono dell’Europa dell’Est o dell’area balcanica. Mediamente, più della metà sono donne, ma la quota rosa cresce tra le nazionalità dell’Est, caratterizzate dal fenomeno badanti.
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