Home Nazionale Capodanno: spumante più venduto ma per fatturato vince lo champagne (3)

Capodanno: spumante più venduto ma per fatturato vince lo champagne (3)

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(AdnKronos) – Circa l’80% dei quantitativi esportati dall’Italia fa riferimento a spumanti Dop, al cui interno il ruolo di attore protagonista spetta al Prosecco che poi rappresenta il vero artefice di questo sorpasso ai danni dei francesi. Ha invece sofferto l’Asti che, al contrario, dal 2009 ad oggi è calato nei volumi venduti oltre frontiera di oltre il 30%. I mercati dove il Prosecco sta conoscendo un vero e proprio boom sono il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Svizzera, il Canada e i paesi Scandinavi mentre l’Asti sta subendo una riduzione delle vendite soprattutto in Russia, Germania, Stati Uniti e Giappone.
Questo successo che sta particolarmente interessando il Prosecco in alcuni paesi mette in evidenza una crescente ‘dipendenza’ dello spumante italiano da alcuni importanti mercati. In effetti, oggi, i primi 3 mercati esteri di sbocco assorbono il 69% delle quantità esportate (era il 57% cinque anni fa), contro un grado di concentrazione che, sempre per i top 3 mercati di esportazione, è pari al 48% nel caso dello Champagne e al 53% per il Cava spagnolo. Se poi si allarga l’incidenza ai primi 10 mercati, si giunge ad una dipendenza dell’88% per lo sparkling italiano contro un 78% di quello francese.
Lo Champagne, insomma, rappresenta un prodotto globalizzato con una propria e chiara identità che si esprime in un altrettanto chiaro posizionamento di prezzo. La vera sfida da vincere per il Prosecco (e per lo spumante italiano in generale) sta proprio nella diffusione in un maggior numero di mercati a livello mondiale e nella costruzione di un chiaro posizionamento, per evitare di essere troppo esposti alle mode o, peggio ancora, agli effetti di congiunture economiche recessive che, da dieci anni a questa parte, sono divenute sempre più frequenti e concentrate.

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