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Confindustria Alberghi: bene offerta ricettiva per Expo

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Milano, 27 feb. (Labitalia) – Expo, ricettività e turismo. Un trinomio sul quale Associazione italiana Confindustria Alberghi – in collaborazione con Ispo Ricerche – ha posto una lente di ingrandimento per comprendere quale sia l’opinione presente tra la popolazione italiana. Qual è l’atteggiamento verso il settore turistico? Come viene visto il comparto ricettivo? In che modo Expo viene percepito? Questi sono stati i quesiti da cui è partita la ricerca demoscopica realizzata da Ispo Ricerche e che è stata illustrata ieri da Renato Mannheimer nell’ambito della tavola rotonda ‘Turismo e ricettività alberghiera: la situazione alle porte di Expo’.
“Se da una parte -si legge in una nota- gli italiani sono ben consapevoli dell’importanza del turismo per la nostra economia, indicandolo come settore centrale di crescita e sviluppo nonché come uno dei principali motori dell’economia italiana, sono altrettanto consci dell’insufficiente impegno profuso, sia dallo Stato sia dalle Regioni, per il rilancio del settore”.
“Il giudizio sull’offerta ricettiva -continua la nota- è generalmente positivo: in particolare, quello attribuito agli alberghi di fascia alta (89% di voti positivi, di cui il 39% molto positivi) supera quello di tutte le altre strutture ricettive testate (strutture termali, agriturismi, B&B, alberghi di fascia media). Qualche criticità si rileva invece sul fronte degli alberghi downscale, che registrano voti più tiepidi, sia per quanto riguarda l’aspetto degli ambienti, edifici e interni, sia per la qualità dell’accoglienza e il livello dei prezzi rispetto ai servizi offerti”.
“Sul fronte -spiega la nota- dei servizi alla clientela offerti presso le strutture ricettive, i più apprezzati dalla popolazione italiana sono il wi-fi e il servizio navetta, seguiti dal medico in hotel e dall’attenzione verso la ristorazione e la cucina alternativa. Stessa graduatoria indicata dalla clientela business, che segnala come più graditi la connessione Internet e il transfer, seguiti però da cucina varia e diversificata e dalla Spa”.
La popolazione del Belpaese si spacca a metà quando si parla della fiducia verso Expo quale volano per il settore turistico italiano: da un lato il 51% esprime un atteggiamento positivo, dall’altro il restante 49% – composto in particolar modo da giovani, da istruiti, da professionisti – manifesta un atteggiamento di sfiducia verso le opportunità effettivamente offerte dall’esposizione universale.
Ciò che più preoccupa è il dopo-Expo, con particolare riferimento alle opportunità occupazionali che si verranno a creare grazie alla manifestazione: il 59% degli intervistati, infatti, ritiene che molte di esse si perderanno con la fine dell’Esposizione Universale. Per la maggioranza della popolazione, inoltre, (53%), non esiste alcun progetto per il post-evento e non si sa che cosa rimarrà al turismo italiano.