Roma, 18 giu. (Labitalia) – “La nostra Federazione reclama, coadiuvata dalla Confsal, una seria politica fiscale e, quindi il rispetto normativo ed economico, per tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle agenzie fiscali, rivendicando, per essi, una specifica salvaguardia della innegabile professionalità, rappresentante il vero punto di svolta della riorganizzazione in atto e del futuro assetto dell’ordinamento professionale nel suo complesso”. Così, in una nota, il segretario generale della federazione Confsal Salfi, Sebastiano Callipo.
“La Pa e, quindi, anche il sistema agenziale -spiega- dovrebbero essere la comunità dei cittadini e non una arena dove scaricare e soddisfare i diversi appetiti ed egoismi personali. Non credo che neppure l’imminente riforma Madia sarà sufficiente a rottamare burocrazia e ‘mandarini’, atteso che i politici che governano l’amministrazione pubblica ed i dirigenti pubblici, fatta eccezione per quelli tecnici, indispensabili, ad esempio, alla macchina fiscale, sono effettivamente troppi, inamovibili e strapagati”.
“Uno scenario probabile -avverte il leader sindacale- si palesa all’orizzonte: il sistema agenziale gestito da Palazzo Chigi ed i funzionari in carriera asserviti al potere di turno, laddove la crisi delle tutele costituzionali e delle tutele corporative segnano inquietanti limiti”.