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Contship: in 2014 attività terminal container marittimi +5,7%

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Roma, 15 gen. (AdnKronos) – Il gruppo Contship Italia ha mantenuto, nel 2014, nel settore dei terminal container marittimi e del trasporto intermodale una solida posizione in Italia e Marocco. I terminal marittimi del gruppo hanno movimentato 6,6 milioni di teu, con un incremento del 5,7% rispetto al 2013 mentre i teu trasportati dagli operatori intermodali del gruppo sono in linea con i risultati dell’anno precedente. Le attività di transhipment negli hub di Gioia Tauro, Cagliari e Tangeri registrano un’ulteriore crescita complessiva rispetto all’anno precedente, trainata da Eurogate Tanger, che registra le sue migliori performance di sempre. I porti gateway di La Spezia, Ravenna e Salerno confermano i progressi in un difficile contesto di mercato, dove i potenziali risultati risentono dei ritardi nello sviluppo delle infrastrutture. Sono questi i risultati del gruppo Contship Italia. Risultati, spiega il gruppo, influenzati da numerosi fattori di mercato ed eventi accaduti nel 2014.
I servizi di trasporto intermodale registrano buoni risultati fino alla metà di novembre, quando le piogge intense hanno causato l’allagamento della stazione di controllo ferroviario Rfi, Rete Ferroviaria Italiana, di Melzo (Milano). L’operatività ferroviaria del terminal di Melzo è rimasta sospesa durante la seconda metà di novembre e pesantemente limitata durante tutto il mese di dicembre. Come conseguenza, Oceanogate Italia registra una riduzione dei treni-km operati rispetto all’anno precedente, mentre i teu trasportati in ambito nazionale e internazionale sono rimasti gli stessi del 2013.
“Le compagnie di navigazione – dichiara Cecilia Eckelmann-Battistello, presidente del gruppo Contship Italia – continuano a sviluppare la loro strategia di alleanze, fusioni, integrazione e cooperazione. Operazioni fatte per aumentare l’efficienza dei loro network, ridurre i costi operativi, migliorare i livelli di servizio, affidabilità e puntualità, oltre ad una maggiore copertura dei mercati serviti. La pressione al ribasso sulle tariffe sembra destinata a persistere, anche se si registrano segnali di ripresa incoraggianti”.