Home Nazionale Corruzione: Mucchetti, si rifletta su direttiva Tesoro partecipate

Corruzione: Mucchetti, si rifletta su direttiva Tesoro partecipate

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Roma, 30 mar. (AdnKronos) – “Profumo assolto, Orsi pure. Ancora una volta è accaduto che capi di grandi aziende come Alessandro Profumo e Giuseppe Orsi escano puliti da indagini e procedimenti giudiziari che, per il solo fatto di aver avuto una forte pubblicità, ne avevano leso la reputazione. Assolti o archiviati”. Così Massimo Mucchetti, presidente della commissione Industria del Senato, commenta questa mattina sul suo blog le recenti vicende giudiziarie dei due manager italiani.
“L’operazione Brontos non implicava i reati fiscali ipotizzati dalla procura in capo a Unicredit. La Lega non ha ricevuto tangenti da Finmeccanica. Si deve dare atto al banchiere Profumo e al manager industriale Orsi di aver avuto ragione loro. E pure la Lega è stata oggetto di sospetti ingiustificati. I giornali dovrebbero fare di più per bilanciare con l’esito dei giudizi l’enfasi posta in prima battuta sull’azione della pubblica accusa. Ma si può ricavare da queste esperienze una morale politica utile a migliorare insieme le ragioni della pubblica fede, i legittimi interessi delle aziende e quelli delle persone inquisite? La perfezione non sarà possibile, ma – dice Mucchetti- una più chiara assunzione di responsabilità potrebbe aiutare”.
“Le due grandi imprese oggetto dell’azione della magistratura inquirente, Unicredit e Finmeccanica – prosegue Mucchetti – hanno reagito in modo molto diverso. La banca ha difeso il suo amministratore delegato, pur accettando una transazione con l’Agenzia delle Entrate che ora diventa assai discutibile. La holding della difesa, invece, ha abbandonato il suo top manager. Profumo ha lasciato Unicredit per alte ragioni e ora presiede il Monte dei Paschi. Orsi pare emarginato: dopo tre mesi di ingiusta detenzione. Determinante è stato il comportamento degli azionisti di riferimento. Quelli di Unicredit, investitori privati italiani ed esteri e fondazioni, si sono assunti il rischio di contestare i pm nel processo. L’azionista di riferimento di Finmeccanica, che è il ministero dell’Economia e più in generale il governo, è fuggito a suo tempo davanti alle responsabilità. Ha lasciato solo Orsi, delegittimando lui e indebolendo la società per mesi. Pur avendo in mano il consiglio di amministrazione, ha aspettato l’arresto per sostituirlo. Non è una differenza da poco”.