Home Nazionale Da agricosmetica a salvataggio del suino idee vincenti di startupper agricoli toscani

Da agricosmetica a salvataggio del suino idee vincenti di startupper agricoli toscani

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Firenze, 31 lug. (Labitalia) – Dall’agri-cosmetica con la bava di lumaca al ‘salvataggio’ del maiale nero, la macchiaiola maremmana, dal software che ‘difende’ il vero Made in Tuscany e lo promuove all’estero al paté di frutta e verdura senza conservanti, passando per il progetto scolastico di sana e corretta alimentazione. Sono queste le ‘business idea’, e le storie, premiate dall’edizione dell’’Oscar Green 2015′, il premio per l’agricoltura giovane innovativa, sostenibile e dinamiche che valorizza il patrimonio agroalimentare.
Giunto alla nona edizione, il Premio promosso da Giovani Impresa Coldiretti, in Toscana, si è tenuto quest’anno alla Cittadella della Pace, ad Arezzo, alla presenza del presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, e del delegato Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni. Sono state 40 le aziende toscane che hanno partecipato alle selezioni a conferma della vitalità che caratterizza la regione, dove sono attive e produttive 2.175 aziende under 35.
“Un numero destinato ad aumentare – commenta Paolo Giorgi, delegato Giovani Impresa Coldiretti Toscana – con il prossimo Piano di sviluppo rurale che ha destinato 40 milioni di euro alle start-up agricole. I nuovi fondi saranno uno stimolo importantissimo al rinnovamento nelle campagne. Il dato incredibile, fino a qualche anno fa, è il numero di giovani che hanno partecipato ai nostri incontri per parlare delle opportunità del Psr in vista dell’apertura del bando. Stiamo parlando di centinaia di potenziali imprenditori che hanno progetti, volontà e passione. Tre requisiti indispensabili per chi fa agricoltura”.
Cinque le realtà ‘young’ toscane che si sono meritate il riconoscimento: Il Poggiolino (Prato) nella categoria ‘We Green’, Società Pesciatina d’Orticoltura (Pistoia) nella categoria ‘Impresa2: Terra’, Podere dei Maccanti (Cerreto Guidi, Firenze) nella categoria ‘Campagna Amica’, Jacopo Galliani (San Miniato, Pisa) per la categoria ‘Fare Rete’ e l’Istituto Comprensivo Stata Raffaello Magiotti (Arezzo) per la categoria ‘Paese Amico’.
Nel dettaglio, all’azienda ‘Il Poggiolino’ di Montemurlo (Prato), è andato il premio ‘We Green’ per il recupero di un’antica razza suina in via di estinzione, la macchiaiola maremmana. Il salvataggio di questa rara, primitiva e rustica razza suina dal caratteristico colore nero, che popolava la dorsale appenninica al tempo degli Etruschi, è stato possibile coniugando la salvaguardia della tipicità e dei sapori della tradizione toscana, con uno sviluppo sostenibile e con un allevamento attento al benessere degli animali, che vivono in ambienti ampi, puliti, dotati di ogni confort e adeguati alle varie fasi della crescita.
Due gli allevamenti ‘sopravvissuti’ in Toscana (l’altro a Seggiano) e un centinaio i capi che sono il frutto di un progetto di recupero a cui ha contribuito anche l’Università di Firenze e che ha permesso a questa razza dalla carne saporita e ricca di omega 3 e omega 6, tanto da essere stata paragonata a quella del pesce per l’altissima digeribilità, di arrivare sino ai giorni nostri. Giulia Tissi, la titolare dell’azienda insieme al padre Bruno, solo da quest’anno, sta traendo i frutti di cinque anni di allevamento. A settembre apriranno un punto vendita nel centro di Montemurlo.
E’ nata, poi, l’App iOlive, che ha portato la Società Pesciatina di Orticoltura (Pistoia) ad aggiudicarsi il premio ‘Impresa2: Terra’ per aver progettato il software che aiuta a tutelare l’autentico olio extravergine italiano anche dalle imitazioni. Un’azienda agricola dalla lunga storia, condotta da Pietro Barachini, erede del Cavaliere Renato del Ministro, pioniere dell’olivicoltura mondiale negli anni ’70. Un under 40, che porta la tecnologia e la conoscenza dell’olio toscano in Giappone, Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti. La Società Pesciatina di Orticoltura, azienda agricola dal 1932, infatti, è convinta che materia prima e tracciabilità insieme alle nuove tecnologie siano le carte vincenti per portare nel futuro e mantenere la produzione di extra vergine italiano.
Così è nato iOlive, uno dei progetti della Società Pesciatina di Orticoltura, in collaborazione con l’ingegner Dario Gronchi e Promofirenze, società della Camera di commercio di Firenze. Il progetto iOlive nasce dall’unione di due realtà differenti, la filiera dell’extravergine di oliva di alta qualità e la rete web-smart. Tutto per promuovere, diffondere, informare e formare il maggior numero di utenti possibile sul mondo dell’olio extravergine.
iOlive propone un sistema innovativo, moderno, sostanzialmente green, ed ecosostenibile per la digitalizzazione, archiviazione automatica, ed elaborazione dei dati relativi a una degustazione organolettica di olio extravergine di oliva secondo metodo ufficiale Coi (Consiglio oleico internazionale).
Ci sono poi creme anti-aging e anti-cellulite, shampoo, saponi e stick per le labbra: la linea di prodotti cosmetici a base di bava di lumache prodotti dall’allevamento di Iacopo Galliani a San Miniato (Pisa), che ha vinto il premio ‘Fare Rete’. Dopo più di un anno di studi e ricerche, finalmente il giovane allevatore di chiocciole sanminiatese è riuscito a trasformare il suo progetto imprenditoriale in un’opportunità di business originale, innovativa, sostenibile che unisce il lavoro agricolo all’impegno sociale.
In azienda con lui, a ‘governare’ milioni di chiocciole che abitano il suo allevamento a Stabbia, ci sono un gruppo di ragazzi dei servizi sociali. Ed è questo l’altro grande valore di un progetto unico e speciale nel panorama nazionale tanto da essersi meritato la vetrina mondiale dell’Expo di Milano.
La bava prodotta dalle lumache dell’allevamento di Iacopo viene ‘aspirata’, conservata e lavorata in un laboratorio di Milano specializzato: la linea cosmetica è prodotto da bava pura al 100% e da chiocciole con metodo a ciclo biologico all’aperto. I prodotti possono essere acquistati nei mercati di ‘Campagna Amica’ che si tengono in provincia di Pisa oppure possono essere richiesti direttamente a Iacopo telefonando al 340.3633984.
Ancora, patè e confetture extra senza conservanti, come si fanno al Podere de’ Maccanti da più di 50 anni: niente conservanti, una goccia di zucchero (canna o bianco) e succo di limone fresco come addensante e altissime percentuali di frutta coltivata direttamente in azienda o dalle piante che crescono spontanee tra colline e pendici di Cerreto Guidi (Firenze).
Una ricetta semplice di chi ha costruito la credibilità aziendale puntando sulla qualità e sulla capacità di penetrare mercati fino a quel momento inesplorati per una piccola azienda. Un mix che gli è valso l’assegnazione del premio ‘Campagna Amica’. La linea si è arricchita di altri prodotti incredibili come i sughi già pronti, le salse e i sott’oli, che Manuela Maccanti, la titolare, propone in bellissime e colorate confezioni.
Il ‘Paese Amico’ è ad Arezzo: all’Istituto Comprensivo Statale Raffaello Magiotti è andato il premio rivolto a tutte quelle istituzioni pubbliche, da Comuni e Province ad Asl e scuole, che hanno dato il loro contributo per l’attuazione dei progetti promossi da Coldiretti. L’Istituto ha sviluppato una partnership con Coldiretti Arezzo e ‘Campagna Amica’ e, insieme al Comune di Montevarchi, si è adoperato per promuovere il concetto di una corretta e sana alimentazione e un’adeguata conoscenza della stagionalità e della provenienza dei prodotti fin dalle scuole dell’infanzia