Roma, 25 feb. (Labitalia) – “Questo ddl Concorrenza penalizza fortemente il settore, non escludiamo una calata su Roma”. Lo dice a Labitalia il presidente dei Carrozzieri di Confartigianato Silvano Fogarollo. “Il prossimo 7 marzo -annuncia- a livello nazionale ci sarà un incontro con tutte le presidenze regionali della categoria, per programmare le iniziative da mettere in campo”.
“Questo non è il primo governo -ammette- che tenta di fare una cosa del genere: prima Letta, poi Monti e adesso Renzi. Uniti da una sola cosa, l’essere ostaggi delle compagnie di assicurazione.
“Si parla di concorrenza -sottolinea- ma non vedo affatto concorrenza nel testo. Le norme rappresentano l’ennesimo attacco al mondo delle carrozzerie indipendenti. Ancora una volta si vuole far passare un ‘assist’ al mondo assicurativo come una forma di apertura del mercato e di tutela dei consumatori”.
“Ma guardiamo in faccia la realtà -continua- il governo vuole consegnare il settore delle riparazioni in mano alle assicurazioni. Il provvedimento è destinato a stravolgere le regole del risarcimento danni, mettendo in mano alle compagnie di assicurazione qualsiasi decisione su dove, come e a quale prezzo riparare il danno subito dal proprio veicolo senza tener conto delle esigenze degli utenti-consumatori e della qualità del lavoro svolto”.
“Da più di un anno -ricorda il presidente Fogarollo- ci stiamo battendo per abbassare i costi delle polizze assicurative per i consumatori, garantendo riparazioni sicure e conformi ai parametri del costruttore, grazie alla competenza e alla professionalità dei carrozzieri di fiducia ed indipendenti”.
“Invece ci ritroviamo -rimarca- con una situazione che, se confermata, metterà sul lastrico più del 50% delle carrozzerie private. Bisogna abbassare le tariffe Rc auto -avverte- garantire ai consumatori il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia, assicurare libertà di concorrenza nel mercato della riparazione, tutelare la qualità delle riparazioni e la sicurezza della circolazione stradale. Obiettivi raggiungibili se si puntasse ad avere una concorrenza reale sul mercato”.