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Droga: ecstasy, 2 studenti su 100 l’hanno provata almeno una volta

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Roma, 10 ago. (AdnKronos Salute) – Due studenti su 100 hanno provato ecstasy o amfetamine almeno una volta nella vita. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia per l’anno 2013 e il primo semestre 2014. Il consumo di stimolanti (ecstasy o amfetamine) una o più volte l’anno ha interessato nell’ultimo quadriennio meno del 2% degli studenti rispondenti, con una propensione all’aumento dei consumi, dopo aver subito una forte contrazione nel periodo 2007-2011, rileva l’ultima Relazione pubblicata. In particolare, il 2,2% della popolazione scolastica 15-19 anni riferisce di aver provato sostanze stimolanti (amfetamine ed ecstasy) almeno una volta nella vita.
L’1,4% ha utilizzato queste sostanze nel corso dell’ultimo anno, mentre il consumo di stimolanti nei 30 giorni antecedenti la compilazione del questionario è stato riferito dallo 0,7% degli studenti intervistati.
Rispetto al 2013, le prevalenze di consumo risultano in aumento per il consumo in tutta la vita, mentre è stabile per gli altri due periodi di consumo osservati. Differenziando l’analisi per genere, tuttavia, tale tendenza si osserva per le femmine, contrariamente ai coetanei maschi, per i quali si riscontra una lieve contrazione.
A quanto rileva la Relazione, il consumo di stimolanti, al pari delle altre sostanze, aumenta al crescere dell’età, con una propensione più marcata nei maschi (0,6% nei 15enni, 1,2% nei 16enni, 1,5% nei 17enni, 2,2% nei 18enni e 2,8% nei 19enni), rispetto alle femmine (0,8% nelle 15enni e 1,5% nelle 19enni).
Rispetto al 2013 il consumo di stimolanti aumenta in tutte le fasce di età oggetto di studio (in particolare nei 16enni), a eccezione dei 18-19enni per i quali si osserva una sensibile contrazione (rispettivamente 1,66% nel 2013 vs 1,61% nel 2014, e 2,48% nel 2013 vs 2,17% nel 2014).
Tra gli studenti consumatori di sostanze stimolanti almeno una volta negli ultimi 12 mesi, il 73,7% dei maschi e il 74,6% delle femmine riferisce di aver utilizzato queste sostanze una o due volte. Il consumo più assiduo di stimolanti (20 o più volte annualmente) è stato riferito dal 5,3% e dal 5,9% della popolazione studentesca rispettivamente maschile e femminile.
Quanto invece agli allucinogeni, l’andamento del consumo negli ultimi 12 mesi analizzati (comprensivi delle sostanze Lsd, ketamina, funghi allucinogeni e altri allucinogeni), dal 2003 ad oggi segue un trend piuttosto variabile, caratterizzato da periodi alternati di crescita dei consumi (dal 2003 al 2008 e dal 2012 al 2014) e di contrazione (dal 2008 al 2012).
Tra gli studenti italiani il 3% e il 2% ha riferito di aver usato sostanze allucinogene rispettivamente almeno una volta nella vita e almeno una volta nell’ultimo anno precedente alla rilevazione, mentre lo 0,9% ha riferito di averne consumato recentemente (nel corso degli ultimi 30 giorni). Rispetto al 2013, lo studio condotto nel 2014 evidenzia una sostanziale stabilità nei consumi tra i ragazzi 15-17enni, e una contrazione dei consumi per le altre fasce d’età (18-19enni).
All’interno della popolazione studentesca 15-19 anni, le prevalenze d’uso di sostanze allucinogene aumentano al passaggio da un’età alla successiva (per i maschi dall’1% dei 15enni al 3,9% dei 19enni; per le femmine dallo 0,8% nelle 15enni all’1,6% delle 19enni). Tra gli studenti consumatori di allucinogeni, il 77,1% dei maschi e il 79,2% delle femmine ne ha fatto uso una o due volte nel corso degli ultimi 12 mesi, mentre il consumo più frequente (20 o più volte nel corso negli ultimi 12 mesi) è stato riferito dal 6,8% e dal 3,5% rispettivamente degli studenti e delle studentesse.