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Droni: ora e’ necessaria la “patente”

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Droni: ora e’ necessaria la “patente”
Drone

L’ENAC ha disciplinato con norme precise dal 30 aprile 2014 l’utilizzo di questi aeromobili per scopi più che amatoriali

Arezzo – Piloti di “Droni” si diventa anche ad Arezzo basta frequentare e conseguire l’autorizzazione partecipando ad uno dei corsi riconosciuti dall’ENAC, l’Ente Nazionale Aviazione Civile che, con all’emissione del Regolamento “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto”, ha disciplinato il settore. Tra i centri riconosciuti vi è l’Aero Club Serristori a Castiglion Fiorentino in loc. Marciano, che è già pronto per iniziare, a metà febbraio, il secondo corso per ottenere l’abilitazione ad essere “Pilota di droni” ma, soprattutto, a volare in “proprio” oppure ad essere assunto da una delle aziende che hanno ottenuto il riconoscimento per svolgere lavoro aereo con i Sapr.

Quello del corso è un passaggio obbligato, ha spiegato Franco Betenuti responsabile della formazione nonché presidente dell’Aero Club Serristori, che fornisce i tre requisiti fondamentali.

Il Pilota, per essere qualificato, perché deve dimostrare di avere le competenze teoriche, con un livello minimo assimilabile a quello fornito dai corsi per ottenere l’attestato di volo sportivo.

Deve acquisire il requisito della competenza teorica secondo l’articolo 17.2 del Regolamento Enac. Il pilota deve essere in possesso di licenza FCL, oppure di un attestato di volo sportivo ai sensi del DPR N.133/2010 in corso di validità, o deve ottenere un attestato da un’organizzazione riconosciuta dall’ENAC allo scopo.

La competenza teorica può essere conseguita direttamente dal pilota, tramite un percorso di studio personale, purché il pilota autodidatta a conclusione si sottoponga agli esami per il riconoscimento presso un’organizzazione di addestramento riconosciuta dall’ENAC che possa rilasciare un attestato. Non ultimo è necessario avere una idoneità psicofisica certificata rilasciata da uno dei 12 i Centri Aeromedici certificati dall’ENAC ed essere in possesso di una Polizza RC specifica.

Insomma, pilotare un drone equivale ad essere ai comandi di un aereo ultraleggeri, ma significa anche afferrare l’opportunità di svolgere una professione in continua ascesa perché l’impiego di questi aeromobili è sempre più richiesta, ma per poterlo fare professionalmente dallo scorso 30 aprile 2014, data in cui è entrata in vigore la normativa ENAC per i “Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto” è necessario essere autorizza e quindi avere la “patente”.

L’impiego di “droni” negli ultimi tempi sta crescendo esponenzialmente in diverse attività per le potenzialità di impiego che si intravvedono quali, ad esempio, sorveglianza del territorio, rilevamento delle condizioni ambientali, trasmissione dati, riprese aeree, impieghi agricoli, compiti di ordine pubblico.

I SAPR possono essere utilizzati anche per applicazioni in ambienti ostili come monitoraggio di incendi, ispezioni di infrastrutture e di impianti, sorveglianza del traffico stradale. In questo contesto rappresentano anche un’opportunità di sviluppo per l’industria nazionale dei costruttori di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto.

La principale applicazione dei “droni” civili, in termini di diffusione, è la fotografia e la realizzazione di riprese aeree a bassa quota (effettuata secondo Regolamento Enac a massimo 70m di altezza).

I “droni”, vengono sempre più spesso adattati e impiegati in contesti civili, con particolare specializzazione nel monitoraggio del territorio a fini ambientali, di protezione civile o controllo e ispezione di aree impervie.

In contesto ambientale il “drone” civile è anche al servizio di Enti Statali, Comuni, Protezione Civile: i moderni velivoli sono utilizzati per fare sopralluoghi in zone pericolose come aree soggette a frane, aree contaminate o colpite da incendi e inondazioni, e vengono anche adoperati per la ricerca di superstiti dopo calamità naturali quali terremoti e cataclismi di ogni genere, normalmente operazioni complicate.

In campo architettonico/cantieristico/manutentivo/impiantistico i “droni” sono utilissimi e permettono di intervenire in condizioni di sostenibilità nelle attività di precisione e rapidità con cui è possibile ottenere rilievi che fino ad oggi necessitavano di ingenti risorse di tempo ed economiche.

In ambito edilizia e ingegneria è possibile valutare lo stato avanzamento lavori in cantieri edili, con visione aerea da diverse angolazioni, ad intervalli di tempo prestabiliti e concordati, rendering 3d.

Infine anche in campo fotovoltaico, il controllo tramite termocamera permette di individuare, in maniera affidabile, efficace e documentata, i punti in cui vi sono delle differenti temperature, intervenendo quindi con la sostituzione del pannello difettoso.

Con i dati forniti può essere redatta una relazione dettagliata al cliente, o il manutentore, per interventi mirati e richieste di indennizzi assicurativi. Con termocamera radiometrica, vi è la possibilità di misurare la temperatura di precisi punti in diretta, registrando a bordo del “drone” il filmato dell’intera analisi.