Home Nazionale Duecento opere per ‘Barocco a Roma’. Emmanuele: “Contributi da tutto il mondo” /Foto

Duecento opere per ‘Barocco a Roma’. Emmanuele: “Contributi da tutto il mondo” /Foto

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Roma, 30 mar. (AdnKronos) – “Questa mostra epocale ha coinvolto non soltanto tutti i luoghi sacrali del Barocco a Roma ma, a testimonianza dell’interesse mondiale che sta ricevendo, ha avuto contributi dal Louvre di Parigi, dal museo statale Hermitage di San Pietroburgo, dal Museo del Padro di Madrid, dalla Staatliche Museen di Berlino e dai Musei Vaticani”. Così Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, ha presentato al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, e alla stampa la mostra ‘Barocco a Roma. La meraviglia delle arti’, in programma nella Capitale a Palazzo Cipolla, dal primo aprile al 26 luglio. (Guarda le foto)
Una esposizione ricca e varia, nata proprio sulla base di una iniziativa promossa dallo stesso Emanuele, nella quale vengono radunate quasi 200 tra dipinti, sculture, disegni, medaglie ed oggetti, collocati in un contesto visivo ispirato alle architetture di Borromini. Curata da Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli, l’esposizione presenta opere di pregio, alcune delle quali, mai esposte in Italia. Tra i pezzi di maggior rilievo ci sono il disegno riferibile a Ciro Ferri tratto dagli affreschi di Pietro da Cortona, per palazzo Pamphilj, a piazza Navona, e il Contro-Progetto del Colonnato di piazza San Pietro di Gian Lorenzo Bernini.
“Siamo molto felici soprattutto perché la Fondazione Roma, su mio impulso, da sempre tenta con grande impegno e con grande fatica di realizzare una delle idee portanti del pensiero del ministro Franceschini nella sua attuale stagione politica, quella cioè della sinergia tra pubblico e privato che nel nostro Paese è quanto mai indispensabile data la ricchezza del nostro patrimonio”, ha sottolineato Emanuele.
La mostra sarà anche l’occasione per un itinerario tra le bellezze della Capitale, i suoi principali siti barocchi, con dei veri e propri eventi satelliti: in occasione dell’esposizione, infatti, saranno aperte eccezionalmente la Chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza e la Sala Alessandrina presso il Complesso di Sant’Ivo dove sarà allestita una mostra documentaria dedicata al sito borrominiano intitolata ‘La fabbrica della Sapienza. L’università al tempo di Borromini’.
L’Italia, ha spiegato ancora Emanuele, “non ha più una industria, non ha più una grande agricoltura e soffre nella ricerca scientifica e, in buona sostanza, potrebbe reggersi soltanto su questo grande patrimonio”. La mostra è articolata sulla base di quattro sezioni: ‘Le radici del Barocco’; ‘L’estetica barocca sotto Urbano VIII’; ‘Teatralità e scenografia nell’arte della metà del secolo’; ‘Il paesaggio e il grande spettacolo della natura’.
“La Fondazione Roma -ha sottolineato il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini- si dedica con molta attenzione all’attività sociale di vario tipo, ma soprattutto all’attività culturale con iniziative permanenti importanti tra le quali questa mostra è un pezzo particolarmente significativo”. L’iniziativa messa in campo dalla Fondazione Roma mostra “un caso di una buona collaborazione tra pubblico e privato, che è una delle chiavi sulle quali stiamo impostando l’attività del ministero. E’ una mostra importante, con molti prestiti importanti, con un forte legame con il territorio
“.