Roma, 25 set. (AdnKronos) – “L’Europa deve chiarire ai propri paesi membri dove intende andare e quale è la sua politica energetica nel lungo periodo anche in vista della Conferenza di Parigi 2015 sul clima: deve uscire dall’ambiguità in cui si è cacciata”. A sostenerlo all’Adnkronos è Alberto Clò, coordinatore del Rie ed ex ministro dell’industria, commentando l’intervista a ‘Politico’ dell’ad di Eni, Claudio Descalzi in cui conferma le perplessità dei big del settore di fronte alle politiche europee e in particolare alla ripresa del carbone che sta danneggiando l’alternativa ‘pulita’ rappresentata dal gas.
“Descalzi -sottolinea l’economista- punta il dito sulla situazione di indeterminatezza dell’Europa sulle scelte da seguire nel campo energetico. Infatti l’Europa deve chiarire a sé stessa quello che intende fare nel lungo periodo e anche in vista della Conferenza di Parigi sul clima”.
Negli ultimi anni, osserva Clò, “anche a causa della recessione, c’è stata un pesante ritorno dei governi nella gestione dei sistemi energetici nazionali. E anziché convergere verso un mercato unico si sta registrando uno scollamento, una conflittualità e nuove divergenze: c’è chi ha introdotto la tassazione sulla Co2, chi ha introdotto il capacity market…”