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Eni: entra in Messico con sviluppo 3 giacimenti offshore

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Roma, 1 ott. (AdnKronos) – Eni si è aggiudicata ieri a Città del Messico, a seguito di una gara internazionale, un Production Sharing Contract, con la quota del 100%, per lo sviluppo e lo sfruttamento dei giacimenti a olio di Amoca, Miztón e Tecoalli, che si trovano nella Baia di Campeche, nell’offshore del Messico.
Amoca, Mitzon e Tecoalli sono situati nella cosiddetta ‘Area 1’, in acque convenzionali e a una profondità che varia tra i 20 e i 40 metri. I campi sono collocati a breve distanza dalla costa, in un contesto operativo nel quale Eni ha una comprovata esperienza, operando con elevata efficienza e con bassi costi operativi. Secondo le stime ufficiali della Comisión Nacional de Hidrocarburos (Cnh), che ha organizzato la gara, i volumi di olio in posto complessivi, per tutti e tre i campi, sono pari a circa 800 milioni di barili di olio e 14 miliardi di metri cubi di gas associato.
Eni procederà ora alla campagna di delimitazione dei giacimenti con l’obiettivo di definire un piano di sviluppo sinergico e fast track. Delle cinque aree in gara, l’Area 1 è stata quella in cui si è registrata la maggiore competizione. L’assegnazione del blocco è soggetta all’approvazione delle autorità locali. La gara di ieri è stata la seconda asta petrolifera convocata da Cnh nell’ambito della ‘Ronda 1’, in seguito alla Reforma Energetica del 2014 che consente anche alle compagnie straniere e locali di operare in Messico. L’Area 1 sarà operata dalla costituenda società Eni Mexico.