Home Nazionale Esce Rodotà confermati Prodi, Imposimato e Zagrebelsky, così cambiano quirinarie M5S

Esce Rodotà confermati Prodi, Imposimato e Zagrebelsky, così cambiano quirinarie M5S

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Roma, 28 gen. (AdnKronos) – Le quirinarie del M5S cambiano pelle, rivoluzionate rispetto a quelle tenute solo un anno e nove mesi fa, quando al Colle salì, per la seconda volta e senza alcun precedente nella storia della Repubblica, Giorgio Napolitano, e Milena Gabanelli si aggiudicò le consultazioni dei 5 Stelle ma declinò la candidatura. Stavolta nella rosa targata 5 Stelle non ci sono nomi scelti dal popolo della Rete, bensì nati dall’assemblea dei parlamentari. Dove non mancano strategie o quanto meno tentativi di infilare un grimaldello nel patto del Nazareno, mettendo in difficoltà Matteo Renzi e il suo governo.
Rispetto all’aprile del 2013, le quirinarie M5S vedono un grande escluso: Stefano Rodotà, il protagonista delle precedenti quirinarie 5 Stelle, il nome scandito per giorni dagli attivisti, e non solo, in piazza Montecitorio. Il nome dell’ex garante della privacy è stato avanzato in assemblea da più di un parlamentare, ma non ha retto alla prova dei voti. I confermati sono solo tre: Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Imposimato e Romano Prodi, anche se il nome del Professore sarebbe entrato comunque nella rosa, perché, come spiegato sul blog, era stato indicato da 4 parlamentari dem sui 6 che avevano risposto all’appello di Grillo e Casaleggio.
La grande sorpresa è quella di Pierluigi Bersani, l’ex segretario dem che incasso il no dei 5 Stelle quando venne chiamato a formare il governo. Bersani entra nella rosa grazie all’assist di Alessandro Di Battista, che ha avanzato la sua candidatura in assemblea. Nel raffronto tra le due rose, si nota la minore presenza di nomi di richiamo, visto che nell’aprile 2013, oltre al nome di Gabanelli, si fecero strada quelli di Gino Strada, il ‘padre’ di Emergency, e del Nobel Dario Fo, tanto caro ai 5 Stelle.