Home Nazionale Esplosione di colori a Palazzo Farnese, restaurati gli affreschi dei Carracci

Esplosione di colori a Palazzo Farnese, restaurati gli affreschi dei Carracci

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Roma, 16 set. (AdnKronos) – Tornano ai vividi colori originali gli affreschi che Annibale e Agostino Carracci realizzarono per la Galleria di Palazzo Farnese a Roma all’alba del ‘600. Uno dei cicli pittorici più straordinari della storia dell’arte italiana riconquista l’originale freschezza grazie a un accurato restauro, frutto del lavoro di una squadra franco-italiana sotto l’egida dell’Ambasciata di Francia e del Mibact. I lavori sono stati finanziati con 800mila euro dal World Monuments Fund, ai quali si aggiungono i 200mila euro stanziati dalla soprintendenza al Polo museale del Lazio guidata da Daniela Porro.
Durato 18 mesi, è il primo intervento completo nella storia di questi straordinari affreschi (il restauro ha riguardato anche gli stucchi per un totale di 600 metri quadrati) realizzati tra il 1597 e il 1608 da Annibale Carraci, dal fratello Agostino e dai suoi allievi, raffiguranti ‘Gli amori degli Dei’, e commissionati per il matrimonio di Ranuccio Farnese con Margherita Aldobrandini, nipote di papa Clemente VIII.
“Siamo orgogliosi perché grazie alla collaborazione tra pubblico e privato abbiamo avuto l’opportunità di realizzare questo primo restauro globale nella storia della Galleria, realizzato in collaborazione tra Italia e Francia, due Paesi cugini e amici”, ha detto l’ambasciatrice Catherine Colonna, sottolineando l'”intesa particolare e la straordinaria sintonia” e ricordando che “questo restauro è frutto di una collaborazione mondiale e di un mecenatismo unico, con fondi che arrivano da Usa e Francia. Esempio di collaborazione positiva”. Per festeggiare l’evento, sabato e domenica prossima, in occasione delle Giornate europee del Patrimonio, Palazzo Farnese sarà visitabile gratuitamente “con orari straordinari e un’eccezionale apertura fino alle due di notte”, ha sottolineato Colonna.
“Nessun altro monumento dimostra, come fa Palazzo Farnese, cosa significhi patrimonio dell’umanità: proprietà italiana, sede dell’Ambasciata francese e restauro con fondi francesi e americani”, ha sottolineato il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ricordando “l’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo dei nostri restauratori e del nostro Istituto Centrale del Restauro”.
Eccellenza riconosciuta anche da Bertrand du Vignaud, presidente del Wmf Europa, che ha parlato di “giornata particolarmente importante per il Wmf che festeggia i 50 anni dalla nascita avvenuta a Venezia. L’Italia – ha sottolineato – ha una straordinaria eccellenza non solo nel patrimonio artistico, ma anche nel restauro. Noi lavoriamo in oltre cento paesi nel mondo e dappertutto ci sono restauratori italiani”.
A proposito di patrimonio mondiale, Franceschini ha ribadito la necessità “di un intervento da parte dell’Unesco e delle organizzazioni mondiali per proteggere i siti culturali che in questo terribile momento vengono distrutti”, ricordando la proposta “dei caschi blu della cultura”. Il restauro degli affreschi dei Carracci è stato diretto dalle soprintendenze del Polo museale del Lazio e delle Belle Arti e del Paesaggio, e realizzato da 26 restauratori appartenenti a sei imprese riunite nell’Associazione Temporanea di Imprese Farnese. I lavori hanno messo in luce sulle pareti della Galleria disegni e iscrizioni, date e schizzi con riproduzioni dei particolari di alcuni affreschi, risalenti ai secoli passati e testimonianza della fortuna dell’opera dei Carracci presso gli artisti del Seicento e del Settecento.
“Abbiamo finanziato un progetto di formazione internazionale – spiega Franceschini – che punta a valorizzare l’esperienza del restauro della Galleria dei Carracci. Ospiteremo studenti che arriveranno in Italia da tutte le parti del mondo per studiare restauro e per ammirare gli affreschi dei Carracci di Palazzo Farnese, rendendosi conto di cosa sanno fare i nostri restauratori”.
“Partiamo con un progetto già finanziato – spiega il ministro – che vede coinvolti l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Centrale per il restauro, i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio, il Piccolo Teatro e la Scala di Milano per offrire formazione attraverso scambi bilaterali tra governi e non semplici corsi come già avviene”.
“Questo passo è il primo di una scuola internazionale del Mibact, già stata approvata con una norma di legge e già finanziata, che in parte formerà direttori dei musei e soprintendenti e in parte si dedicherà a questo scopo”, conclude Franceschini. La scuola dovrebbe sorgere a Roma, in via del Governo Vecchio, nella sede dell’ex Casa delle Donne.