Rho, 18 mag. (AdnKronos) – L’agricoltura italiana è la più ‘green’ d’Europa e il “vero” cibo made in Italy è figlio di primati in termini di sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare, numero di imprese bio e distintività, cioè per il numero di prodotti tradizionali coltivati. Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, snocciola i motivi che fanno dell’agricoltura italiana la più ‘verde’ e sottolinea come tutte queste ragioni rispecchino “la capacità degli agricoltori italiani a innovarsi, mantenendo intatto il patrimonio di biodiversità che in Italia è unico”.
Moncalvo, a margine di un evento a Expo, spiega che gli agricoltori italiani sono primi per la bassa emissione di Co2 nell’atmosfera e sono quasi dieci volte sotto la media europea (e trenta sotto quella internazionale) per la quantità di residui chimici nel cibo. “Il 17% delle imprese bio europee sono italiane – spiega il presidente di Coldiretti – e abbiamo il maggior numero di indicazioni geografiche di tutta Europa: sono numeri molto significativi che testimoniano la capacità degli agricoltori italiani di rinnovarsi”.
Se, da un lato, “in Europa non ci sono paesi membri che hanno una posizione così forte in termini di primati”, Moncalvo spiega che, dall’altro, “la filiera agroalimentare ha delle contraddizioni che sono figlie di norme non omogenee e di mancanza di trasparenza”. Secondo il presidente di Coldiretti, “i consumatori molto spesso non sono consapevoli di quello che stanno acquistando perché le norme non obbligano a indicazioni chiare in etichetta”. Questo fa sì che gli utenti finali “non possano sapere l’origine del cibo su più della metà della spesa e non possano avere informazioni complete sull’essere ‘ogm free'” dei prodotti.