Rho, 24 ott. (AdnKronos) – Nessun automatismo per la ricollocazione dei lavoratori di Expo, ma dopo la chiusura dell’Esposizione universale bisognerà dare valore “all’esperienza e al sistema di relazioni che si è attivato”. A spiegarlo è il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un convegno a Expo. A chi gli chiede quale possa essere il futuro di chi lavora sul sito, Poletti dice che “su questo versante si è fatta qualche valutazione con la Regione, con il Comune di Milano e con Expo”.
Per ora, secondo il ministro, si deve “valorizzare l’esperienza delle persone che hanno lavorato qui”, anche perché “è uno degli elementi che quando si cerca lavoro diventa importante”, sostiene. “Non credo che ci possano essere degli automatismi, se non appunto quello di dare valore all’esperienza e al sistema delle relazioni che si è attivato”, precisa Poletti.
È su questo che “si continuerà a lavorare, per altro in continuità con Garanzia giovani e con i progetti che stiamo facendo in termini di occupabilità”. La necessità, rimarca il ministro del Lavoro, è “alzare il tasso di occupabilità dei giovani: non ci sono meccanismi automatici, ma strumentazioni di servizio che aiutano, assistono e consentono di fare nuove esperienze”, conclude.