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Sindacati, 128 euro di aumento in piattaforma rinnovo gas-acqua

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Roma, 24 set. (Labitalia) – L’Assemblea nazionale delle strutture e dei delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riunita oggi a Roma, ha approvato, dopo il “via libera” delle oltre 300 assemblee dei lavoratori con oltre del 90% dei consensi, la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore gas-acqua (oltre 48.000 i lavoratori interessati, dipendenti da 600 imprese circa), in scadenza il 31 dicembre 2015.
La piattaforma sindacale sarà subito inviata alle associazioni imprenditoriali di riferimento (Anfida, Assogas, Anigas, Federestrattiva, Confindustria-Energia e Utilitalia) per l’avvio immediato delle trattative.
E’ di 128 euro la richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2016-2018, “una richiesta coerente – dicono i sindacati – con la situazione economica attuale, che deve garantire la difesa del potere di acquisto attraverso l’incremento dei minimi, il miglioramento del welfare contrattuale e delle prestazioni lavorative”.
Per Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, “in questo rinnovo contrattuale dovrà essere obiettivo prioritario che l’attuale perimetro dei contratti gas-acqua e energia/petrolio dovrà essere consolidato e inscindibile”. Sui diritti di partecipazione, le sigle dei chimici chiedono alle imprese “di favorire processi di democrazia economica valorizzando la partecipazione incisiva dei lavoratori alle scelte dell’impresa”. E propongono di istituire nei protocolli di relazione nelle aziende di pubblica utilità “un Consiglio di partecipazione di indirizzo e controllo, costituito pariteticamente dalle proprietà e dai lavoratori al fine di formulare pareri vincolanti sulla relazione previsionale programmatica, bilancio sociale e deliberare, tramite un confronto preventivo, osservazioni e proposte su piani industriali e strategie, budget previsionali e bilanci consuntivi”.
Sul fronte “caldo” dell’occupazione, attenzione particolare dovrà essere prestata alle opportunità di lavoro rivolte ai giovani attraverso progetti e percorsi definiti in alternanza studio-lavoro, in stretto rapporto con la scuola e l’Università.
Sugli appalti i sindacati chiedono con forza di non “terziarizzare” più quelle attività che devono garantire la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e degli impianti. Inoltre, chiedono che a livello aziendale siano definiti appositi accordi che precisino le attività esclusive, quelle distintive e le attività appaltabili, rifuggendo, in questo caso, dal metodo unico del “massimo ribasso”.