Roma, 12 mag. (AdnKronos) – Il sovrapprezzo al pedaggio finalizzato a finanziare gli oneri del servizio universale, già previsto da una norma del 2003, va “riformulato nell’ambito del recepimento della direttiva Recast così da evitare quegli effetti distorsivi che la stessa direttiva si prefigge di scongiurare”. Ad affermarlo è stato l’amministratore delegato di Ntv, Flavio Cattaneo, nel corso di un’audizione al Senato.
Per questo, è necessario prevedere, ha detto Cattaneo, “l’acquisizione di un parere vincolante dell’Autorità di regolazione in fase di determinazione del sovrapprezzo; il potere di verifica da parte di un soggetto terzo (Autorità di regolazione) dei costi e dei ricavi del servizio universale; un meccanismo di determinazione del sovrapprezzo che lo renda prevedibile così da permettere agli operatori la pianificazione e il rispetto dei propri piani industriali e che non alteri il profilo economico degli stessi operatori”.
Cattaneo ha posto con forza l’accento sulla necessità di un quadro regolatorio certo. “Il sistema funziona- ha affermato – come nei sistemi già liberalizzati, come energia e tlc, quando c’è un ente terzo come l’authority che pone regole certe e chiare. Questo è importante per Ntv come per gli altri soggetti che entrano sul mercato, come nel tpl, ma soprattutto per gruppi come le Fs che devono andare in borsa”. E, ha evidenziato ancora Cattaneo, l’authority “non è un potere antagonista a quello legislativo ed esecutivo ma rappresenta il momento di attuazione delle scelte politiche” e, in questo contesto, “rappresenta un elemento di garanzia per il mercato”: “un’authority forte vuol dire un sistema forte”.