Roma, 12 mag. (AdnKronos) – “Noi abbiamo detto con chiarezza che immigrazione uguale Libia in questo momento della storia e quindi, se si vuole mettere un freno all’immigrazione in Italia, occorre risolvere la questione libica, e la questione libica è oggi al vertice dell’agenda mondiale per la tenacia e la forza con cui noi l’abbiamo portata, perché non è che ci fosse tutta questa attenzione”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano, ai microfoni di Rtl 102.5, sull’emergenza immigrazione.
“Dentro l’attenzione della comunità internazionale – ha proseguito il ministro – ci vuole che venga approvata una qualche decisione all’Onu che consenta di non far partire i barconi e di fare delle azioni mirate in Libia, anche affondandoli prima della partenza per evitare che poi possano essere riusati. Questo non significa far morire i migranti che scappano da guerre o persecuzioni lì in Libia dove sono ammassati, no, vuol dire organizzare il modo per fare una equa distribuzione dei migranti in tutta Europa”.
“Il che significa – ha rimarcato Alfano – che se dovessimo riuscire in questa impresa, ossia la possibilità di ripartire i migranti che hanno diritto allo status di rifugiato politico noi avremmo realizzato qualcosa che non ha precedenti e sarebbe uno straordinario successo. Ce la stiamo mettendo tutta, non è facile ,ci confrontiamo con i tempi di decisione dell’Europa, ci confrontiamo con i tempi di decisione della comunità internazionale. Dell’Onu, però è la prima volta che il nostro Paese sfiora questo obiettivo che speriamo di riuscire a centrare già nelle prossime settimane”.