Roma, 20 mar. (AdnKronos) – Il presente non è facile e il futuro è incerto ma Mbda Italia, società della missilistica di Finmeccanica, che detiene il 25% della joint venture europea Mbda, è pronta alla sfida del cambiamento e di nuovi investimenti. Una “trasformazione” che non sarà una ristrutturazione, nè un ridimensionamento, e non avrà un impatto sociale sui siti produttivi. A pochi giorni dall’approvazione del bilancio 2014 di Mbda, è stato il numero uno di Mbda Italia, Antonio Perfetti, a indicare, in questo contesto, la ‘mission’ della società, nel corso di una conferenza stampa a Roma.
Lo scenario si presenta complesso. Le risorse destinate al settore si sono dimezzate: dal 5% si è passati al 2,7-2,8% del bugdet della Difesa e del ministero dello Sviluppo economico. Intanto, nell’ambito della più generale valutazione strategica sulle partecipazioni nelle diverse partnership da parte del gruppo di Piazza Montegrappa, è aperta la partita sulla possibile cessione della quota nella società, dove Airbus e Bae Systems detengono, ciascuna, il 37,5%.
“Non abbiamo la sfera di cristallo ed è difficile fare previsioni”, ha sottolineato Perfetti riferendosi alle possibili mosse di Finmeccanica. “Le cose dette da Finmeccanica sono in linea con le cose che ha sempre detto sulle partecipazioni di minoranza”, ha chiosato il managing director di Mbda Italia. “Il successo di Mbda – ha ricordato – è rappresentato dall’aspetto cooperativo: è stato un valore che ha permesso la crescita in Europa di un player di successo. Allora, nessuno ce la faceva da solo, né la Francia né la Gran Bretagna né l’Italia. Finmeccanica ha investito denaro fresco per il 25% con diritti importanti di controllo”.