Home Nazionale Fisco: avvocato Corte Ue, no a prescrizione per reati frode Iva

Fisco: avvocato Corte Ue, no a prescrizione per reati frode Iva

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Bruxelles, 30 apr. – (AdnKronos) – Una normativa nazionale sulla prescrizione dei reati, come quella italiana, che, “per motivi sistemici” comporta “in numerosi casi la non punibilità dei responsabili di frodi nel settore dell’Iva”, è “incompatibile” con il diritto dell’Unione europea e deve essere “disapplicata” dai giudici nazionali in procedimenti penali pendenti. E’ quanto conclude l’avvocato generale della Corte di giustizia della Ue, Juliane Kokott, su una domanda pregiudiziale posta dal Tribunale di Cuneo in cui si chiede alla Corte Ue se il diritto comunitario tolleri la normativa italiana sulla prescrizione.
Il caso riguarda una frode fiscale nel campo del commercio di champagne in cui gli imputati sono accusati di aver rilasciato, nell’ambito di un’associazione per delinquere, dichiarazioni Iva fraudolente tramite fatture per operazioni inesistenti. “Con ogni probabilità”, si spiega dalla Corte di giustizia della Ue, i reati “saranno prescritti ancor prima della pronuncia di una sentenza penale definitiva”. Situazione dovuta non solo alle circostanze del caso, ma “a un problema strutturale del diritto penale italiano, il quale prevede diverse possibilità di interruzione della prescrizione dei reati, ma non la sua sospensione durante un processo penale in corso”. Inoltre viene applicato un termine di prescrizione assoluto, il quale, a causa di una legge del 2005, nel caso di interruzione, è aumentato di un quarto rispetto al termine originario e non più, come in precedenza, della metà. Questo termine assoluto di prescrizione “sembra comportare, in una pluralità di casi, la non punibilità degli autori dei reati”.
L’avvocato generale della Corte di giustizia Ue ricorda che il Trattato della Ue e la direttiva 2006/112 “obbligano gli Stati membri a prevedere sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive per irregolarità commesse nel settore dell’Iva”.