Home Nazionale Fisco: Confartigianato, aziende Umbria più colpite da Imu e Tasi

Fisco: Confartigianato, aziende Umbria più colpite da Imu e Tasi

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Roma, 14 dic. (AdnKronos) – Imu e Tasi sugli immobili produttivi dividono l’Italia degli imprenditori. Il fisco colpisce capannoni, laboratori, strumenti di lavoro con una ‘giungla’ di aliquote diverse. Le più penalizzate sono le aziende dell’Umbria che, tra Imu e Tasi, subiscono un’aliquota del 10,34 per mille. Il trattamento migliore va invece alle imprese della Val d’Aosta che pagano un’aliquota dell’8,16 per mille. In vista della scadenza dei pagamenti di Imu e Tasi, Confartigianato ha ‘fotografato’ il peso della tassazione immobiliare sulle imprese e ha tracciato una mappa delle aliquote di Imu e Tasi applicate dai Comuni italiani sugli immobili produttivi delle imprese.
Il rapporto della Confederazione mostra che per gli imprenditori l’aliquota media, tra Imu e Tasi, è del 9,97 per mille, molto vicina a quella delle seconde case. Risultato: sugli immobili produttivi (capannoni, laboratori, strumenti di lavoro) i piccoli imprenditori pagano, in media, a testa 3.357 euro l’anno. Ma a far lievitare del 27,3% questa somma è la deducibilità solo del 20% dell’Imu dal reddito d’impresa e la totale indeducibilità dalla base imponibile Irap. Quindi, oltre ad essere tassati con un’aliquota prossima a quella delle case di lusso, sugli immobili produttivi delle piccole imprese grava una sorta di ‘tassa sulla tassa’ pari a circa 1,4 miliardi di euro.