Bruxelles, 17 giu. – (AdnKronos) – Combattere l’elusione fiscale delle multinazionali, garantire la sostenibilità del gettito e rafforzare il mercato unico per le imprese. Questi gli obiettivi principali del piano d’azione della Commissione europea per riformare la tassazione societaria nell’Unione europea e per evitare che alcune imprese multinazionali sfruttino il mancato coordinamento delle misure nazionali per sfuggire all’imposizione fiscale, causando una riduzione delle entrate per gli Stati membri, oneri fiscali più gravosi per i cittadini e distorsioni della concorrenza.
Tra le azioni principali dell’esecutivo Ue spiccano una strategia per rilanciare la base imponibile consolidata comune, e obbligatoria, per l’imposta sulle società, la Ccctb, malvista da diversi Stati membri, e un quadro che garantisca una tassazione efficace nel luogo in cui sono generati gli utili di un’impresa multinazionale.
Per il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, il piano “si basa sul principio fondamentale secondo cui tutte le imprese, siano esse grandi o piccole, locali o mondiali, devono versare una giusta quota di imposte nel luogo in cui si svolge l’attività economica reale e dove gli utili sono effettivamente generati”. E per Pierre Moscovici, commissario europeo per gli Affari economici, “la tassazione societaria nell’UE necessita di una riforma radicale. Per favorire la crescita, la competitività e l’equità, gli Stati membri devono unire le proprie forze e tutti devono dare il giusto contributo”.