Milano, 14 nov. (AdnKronos) – “Non esiste una mappa del terrore. Siamo in una situazione di guerra e sotto minaccia, ma dobbiamo tenere presente che se la paura può generare buonsenso, gli allarmismi non portano a niente”. A parlare è Marco Lombardi, professore di Comunicazione e Crisis Management all’università Cattolica di Milano, membro dell’Osservatorio per la sicurezza nazionale e del board di EENeT, European Expert Network on Terrorism Issues, tra i massimi esperti di terrorismo.
All’Adnkronos Lombardi spiega: “Non si tratta un’opera di rimozione continuando, cioè, a vivere come se nulla fosse. Vuol dire più semplicemente che dobbiamo affrontare la quotidianità consapevoli che i rischi sono aumentati, ma che siamo in grado di fronteggiarli perché siamo una comunità resiliente e responsabile e soprattutto perché abbiamo delle istituzioni che sanno come proteggerci”.
Gli attacchi di Parigi hanno aperto scenari che oltrepassano i confini della Francia e coinvolgono l’intera umanità, in particolare chi vive nelle grandi città: “A Parigi – sottolinea l’esperto – abbiamo visto che per la prima volta sono stati presi di mira i cosiddetti ‘soft target’, non più, cioè, luoghi strategici come le ambasciate o i centri di rilevanza istituzionale, ma luoghi come bar e teatri, frequentati dalla gente comune”.